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Avventato e inopportuno: ennesimo schiaffo di Andrea Marcucci ad Enrico Letta. E su Draghi...

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Andrea Marcucci non perde l’occasione per lanciare siluri con destinazione Enrico Letta. Il senatore ed ex capogruppo del Partito Democratico non le manda di certo a dire al segretario tornato dalla Francia e per l’ennesima volta fa tirare venti di spaccatura all’interno dei Dem: “Io mi sono emozionato ascoltando Draghi, sia nelle consultazioni, sia nel discorso di insediamento al Senato, perché ho trovato una grande vicinanza con noi, tanto da poter dire ‘questo è il nostro governo’. Quindi mi sorprendono certe prese di distanza che spesso mi sono sembrate più di posizionamento”.

 

 

Marcucci in particolare, nell’intervista a Libero, non perdona a Letta la proposta sulla tassa di successione per i ricchi che possa finanziare i giovani grazie ad una dote: “Io penso che in questa fase proporre una nuova tassa sia stato un errore. Bisogna fare una proposta fiscale complessiva, che preveda anche di ridurre le sperequazioni e il prelievo fiscale in generale. Le ripeto, però, proporre, in questa fase, una nuova tassa è stato un errore. Penso che i tempi e i modi non siano stati opportuni. Credo sia importante aiutare i giovani a fare impresa, a creare lavoro. E poi la tassa di successione secondo me deve escludere tutto il patrimonio immobiliare. Lanciare il messaggio all' Italia ‘il Pd propone una nuova tassa’, secondo me è sbagliato”.

 

 

“Io - sottolinea Marcucci sul tema dello Ius Soli - sono più favorevole allo Ius Culturae, ma al di là dei dettagli, sono d' accordo. Però creare aspettative, senza prendere atto del quadro parlamentare, mi sembra un po' avventato. Serve per compattare il nostro elettorato? Non lo so, se si fanno delle proposte al governo e al Paese bisogna avere anche la capacità di creare le condizioni perché vengano approvate”. “Probabilmente è più facile individuare un nemico, piuttosto che avere a che fare con un compagno di strada scomodo. In realtà lo stanno facendo entrambi. Forse è nelle cose. Non sono sicuro che sia la cosa migliore per l’Italia. Certamente - conclude Marcucci affrontando l’argomento delle continue frecciate tra Letta e Matteo Salvini - la distanza dalla Lega è enorme”.

 

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