Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Anticorpi dieci volte superiori, Palù punta sul cocktail di vaccini

Giorgia Peretti
  • a
  • a
  • a

“Risposta immunitaria dieci volte maggiore”, Giorgio Palù rassicura sul cocktail di vaccini e auspica che l'Italia adotti presto questa pratica. Il presidente dell’Agenzia del Farmaco Italiano (Aifa) è ospite in collegamento nel salotto di Myrta Merlino, nella puntata di lunedì 31 maggio de L’aria che tira.

L’ultima parte della trasmissione viene dedicata ai temi caldi del momento, in questo caso specifico l’andamento del virus con la comparsa delle nuove varianti, soprattutto quella indiana che nelle ultime settimane ha rialzato la curva dei contagi in Gran Bretagna. Palù risponde ai dubbi della Merlino così: “Varianti più pericolose? È uno dei tanti meccanismi con cui il virus si muove. Non dobbiamo pensare che adesso ci sarà una nuova pandemia e che moriremo tutti con le varianti. Bisogna dire che in Italia la nuova variante circola con l’1 per cento. Bisogna dire che con due somministrazioni del vaccino possiamo dirci protetti perché sono efficaci per l’80 per cento.”

 

 

 

Dopo lo spauracchio della maggiore diffusività delle nuove varianti il dibattito su sposta sulla possibilità di mescolare i diversi farmaci anti-Covid, al fine di immunizzare le persone con maggiore celerità: “Il cocktail di vaccini è una prospettiva già messa in atto in Francia, Regno Unito, Germania dove hanno deciso che a una certa fascia della popolazione sia somministrata la seconda dose con vaccino diverso. Io mi baso sugli studi e questi dicono che due vaccini diversi inducono un’immunizzazione molto più efficace, con anticorpi dieci volte superiori rispetto a quelli che si hanno con le stesse somministrazioni. C’è una risposta cellulo-mediata efficacissima, per cui credo che si dovrà presto valutare anche da noi. In più questo ci consentirebbe di riservare determinati vaccini ad una certa fascia fragile della popolazione". Nel corso dell’intervista si è spiegata anche l’utilità del vaccino nei giovani adolescenti, proprio in funzione della prossima apertura delle vaccinazioni senza limite d’età: “I bambini e gli adolescenti si ammalano molto poco, il fatto di voler vaccinare gli adolescenti è per interrompere la catena del contagio”.

 

 

 

Infine Palù viene chiamato a commentare le dichiarazioni dell’immunologo Anthony Fauci in merito ai dubbi sull’origine del virus: "La scienza persegue la conoscenza, persegue la verità oggettiva di come i fenomeni si verificano, non può farsi influenzare dalla politica, non esiste il politically correct. Può anche essere vero, le ipotesi devono essere tutte messe sul tappeto. Se i cinesi non ci raccontano la verità, non ci rendono disponibili i loro libri in laboratorio, non ci danno gli isolati dei virus di pipistrello che hanno coltivato per anni nel laboratorio di Wuhan, non lo sapremo mai", conclude Palù.

 

 

Dai blog