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Duetto contro il politically correct, anche Pio e Amedeo diventano un caso

Tommaso Carta
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Nel giorno in cui sulla Rai deflagra il caso Fedez, Mediaset ne affronta uno uguale e contrario. A finire nel mirino il duo comico Pio e Amedeo, che nell’ultima puntata dello show in prima serata «Felicissima sera» (andata in onda venerdì sera, peraltro con record di share oltre il 21%) si lanciano in un dialogo di 17 minuti sul politically correct in cui «sdoganano» alcuni insulti - da «negro» a «frocio» - invitando le vittime del turpiloquio a «fare una risata in faccia» a chi li offende perché «l’ironia salverà il mondo».

 

 

 

Un tentativo di sdrammatizzare che, però, sortisce l’effetto contrario. «Nel duetto di Pio e Amedeo abbiamo assistito a un pessimo esempio di comicità. Pensano di farci ridere sdoganando le parole Negro, Ebreo Avaro e Ricchione, ma ci riportano all’Italia degli anni ’30. Farò una interrogazione parlamentare al Governo, e mi aspetto che il Presidente del Consiglio Mario Draghi, cosi ferrato sui temi economici e sui temi della ripartenza si renda conto che una ripartenza senza tutti non è una ripartenza. Quindi, mi aspetto che parli anche e finalmente dei diritti delle persone LGBT+, perché non esiste un’Italia del domani se non siamo tutti in corsa per il domani», attacca il senatore Tommaso Cerno. «Non so se il termine ironia sia il più corretto, la mia idea è che si possa ridere su tutto, ma con il limite del buon senso e della coscienza del valore delle parole», scrive su Facebook Ruth Dureghello, presidente Comunità Ebraica di Roma. «Nella tradizione ebraica - spiega - il mondo viene costruito con la parola e attraverso le parole possiamo distruggerlo. Non è vero che il problema sia l’intenzione che si mette, il tema sono le parole per il significato che assumono e per ciò che contribuiscono a creare nell’ambiente in cui viviamo».

 

 

 

A difesa di Pio e Amedeo si schierano Matteo Salvini e Giorgia Meloni. «Se la libertà esiste, esiste per tutti, non devono esserci artisti di serie A o di serie B. Non vedo perché Fedez possa esprimersi e invece vadano censurati Pio e Amedeo che hanno fatto ridere milioni di italiani», dice il segretario della Lega. Sulla stessa lunghezza d’onda la leader di Fratelli d’Italia: « Viva l’ironia e la satira, lo dice una persona che ne è continuamente bersaglio. La mia solidarietà al duo comico: sono sicura che replicheranno col sorriso a queste stupide accuse e continueranno a far divertire tanti italiani, oggi ne abbiamo particolarmente bisogno». 

 

 

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