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Francesca Pascale torna e difende il ddl Zan e il mondo Lgbt. E vuola una nuova Forza Italia

Alberto Di Majo
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Era scomparsa dai radar dopo la fine della sua relazione con Silvio Berlusconi. A sorpresa Francesca Pascale è ricomparsa ieri sui Social per difendere la legge Zan, che sta dividendo la maggioranza di Mario Draghi. La ex fidanzata del Cavaliere ha anche chiesto di rottamare una parte di Forza Italia, quella che vorrebbe bocciare le norme contro l'omotransfobia. La Pascale sbottata su Instagram e ha ingaggiato una discussione con Lucio Malan. «Sul serio non prova imbarazzo a pensarla così? Ma lei sa in che partito è iscritto? La ricorda la "Carta dei valori"? Io sì, e sui diritti umani Forza Italia ha sempre lasciato il libero arbitrio, libertà di coscienza sul voto» ha scritto dopo aver letto le critiche al ddl Zan del senatore azzurro.

 

 

Il botta e risposta ha preso avvio da un post di un utente, Nicola Tengattini, che si è detto «orgoglioso del fatto che molti esponenti di FI si siano schierati a favore» del provvedimento presentato dal deputato del Pd Alessandro Zan. Da qui l'appello bipartisan affinché «tutte le forze politiche si uniscano per approvare questa legge, perché essere contro la violenza non è "essere di destra" o "essere di sinistra", ma è essere persone di buonsenso». «Diciamo con forza che il ddl Zan non toglie diritti a nessuno, semmai ne dà a chi non ne ha!», l'assicurazione di Tengattini. Pronta la replica di Malan, sin dal primo momento contrario al disegno di legge: «Ma sai che cosa c'è dentro il ddl? Fino a 4 anni di carcere a chi anche solo faccia parte di una organizzazione - ad esempio una chiesa - che si opponga all'accreditamento delle associazioni Lgbt nelle scuole, cosa prevista nella "strategia anti discriminazione" approvata dall'articolo 8!».

 

 

Le parole di Malan hanno mandato su tutte le furie la Pascale, da sempre paladina Lgbt: «Questa deriva leghista snatura l'unico leader credibile sulla scena politica. Berlusconi ha fatto tante cose nella sua vita e quasi tutte di straordinario successo, ripudiando l'odio e condannando ogni forma di discriminazione razziale». Poi l'attacco a Malan: «È sicuro di far parte del partito giusto?», ha chiesto la Pascale secondo la quale «posizioni del genere» hanno fatto perdere il «30%» di voti al partito. Ha replicato il senatore di FI: «In realtà, in parallelo al calo dei voti di FI c'è stato un aumento di quelli di Lega e FdI. Allora sarebbe strano che gli elettori ci lasciassero perché siamo troppo conservatori per poi votare per chi è ancora più conservatore di noi...».

Ma la Pascale è andata oltre, augurandosi una «rivoluzione generazionale all'interno di Forza Italia» e prendendosela con «alcune figure lontane dalla realtà come dall'umiltà e dalla grandezza del suo leader, senza voti, senza contenuti e senza carisma» che ora «sperano che Salvini un giorno salvi la loro poltrona». E ancora verso Malan: «È diventata questa Forza Italia? Un senatore che cerca di spaventare un giovanissimo ragazzo del suo stesso partito perché non la pensa come lui? Incredibile». Alla fine Francesca ha dedicato un altro pensiero a Silvio Berlusconi: senza di lui «Forza Italia non esiste».

 

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