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Vaccino, Giorgia Meloni senza freni contro l'Unione Europea: "Basta disastri e guerre commerciali, Sputnik va valutato"

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La tensione tra la Russia e l’Unione Europea sulla questione del vaccino Sputnik V è elevata e in giornata c’è stato un botta e risposta tra il presidente Vladimir Putin e alcuni alti funzionari europei. Per combattere la battaglia contro il Covid c’è bisogno di aumentare la potenza di fuoco e il vaccino prodotto dagli scienziati di Mosca può soltanto che aiutare a vincere la pandemia. Ne è convinta Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che con un post su Facebook ha sposato ancora una volta lo Sputnik: “Dopo il disastro sulla gestione della campagna vaccinale la UE rifiuta un altro potenziale rimedio, lo Sputnik V, per motivi che sembrano avere a che fare più con la geopolitica che con la salute degli europei”. 

 

 

“È bene ricordare - sottolinea la Meloni - che la UE ha acquistato dosi Pfizer e AstraZeneca prima ancora che i vaccini venissero validati e messi in commercio, successivamente le case farmaceutiche hanno rallentato la campagna di profilassi in Europa non fornendo le dosi promesse approfittando dei contratti capestro siglati degli incompetenti di Bruxelles, dando priorità a quei paesi disposti a pagare di più”. 

 

 

La leader di Fratelli d’Italia rincara poi la dose: “Se lo Sputnik V è un vaccino sicuro ed efficace non c’è guerra commerciale che tenga, va valutato e messo in commercio subito, così come va valutato qualsiasi altro vaccino ritenuto potenzialmente utile al contrasto del Covid-19. Il governo italiano si svegli dal torpore ed agisca nell’esclusivo interesse nazionale intervenendo in sede europea o, se necessario, andando avanti per la propria strada”. Nella conferenza stampa andata in scena tre giorni fa il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha lasciato intendere che la strada verso la Russia non è affatto sbarrata.

 

 

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