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Governo, Ema e Aifa: i no-vax sono loro. Bassetti e Capezzone all'assalto sul disastro AstraZeneca

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"Ieri all 19 l'Aifa diceva nessun rischio. L'Ema oggi in audizione al Parlamento europeo ha detto che non c'erano problemi. Dopo pochi minuti hanno sospeso il vaccino AstraZeneca". Daniele Capezzone va all'attacco della gestione del caso AstraZeneca da parte delle istituzioni europee e italiane, Ema e Aifa in primis. "I veri no-vax sono loro", attacca lunedì 15 marzo a Quarta Repubblica, la trasmissione di approfondimento condotta da Nicola Porro su Rete 4.

 

"È in atto una guerra geopolitica, vedo nei confronti di Londra, un lutto ancora non elaborato per la Brexit. Ci vuole trasparenza assoluta, in Inghilterra la gente sa tutto, i dati sono tutti pubblicati", dice Capezzone secondo cui la sospensione in Europa delle somministrazioni di AstraZeneca risponde a ragioni incomprensibili. 

"Ora trasparenza assoluta - dice in una tirata al governo - Se vai sul sito del governo inglese c'è uno spazio con tutti gli effetti collaterali. Io tifo per la vaccinazione e sono contrario all'obbligo, ma sono per la totale trasparenza. Se sei uno Stato che nasconde gli effetti collaterali, crea il panico sul Covid, crea il panico sui vaccini e poi mi chiudi pure il negozio... Allora dal Paese sale un grande vaffa". Giovedì è atteso il verdetto dell'Ema. "Con che faccia torneranno tra tre giorni a dirci che andava tutto bene? Da pagliacci".

Capezzone non risparmia il ministro Roberto Speranza. "C'è un ministro dell Salute? Parla sempre a sproposito e ora non si stente. Il governo non parla. Lo chiedo a Mario Draghi. Parli. Non si lasciano fino a giovedì le persona in questa situazione". 

 

Dello stesso avviso anche Matteo Bassetti. L'infettivologo ammette: "Qui c'è una comunicazione che pagheremo a caro prezzo. Pagheremo per tanto tempo questa settimana. La decisione presa oggi è più di pancia che di testa". Bassetti ha ribadito la necessità di imporre l'obbligo vaccinale per medici, infermieri e personale sanitario. "Lavoro in un ospedale in cui ci sono quasi 500 persone, il 20%, che hanno deciso di non vaccinarsi, siamo su numeri impressionanti. Su questo bisognerebbe avere un’azione rapida, una legge per cui se non ti vaccini non sei idoneo al lavoro. Abbiamo il rischio grandissimo che i nostri cari, le persone che portiamo in ospedale, entrino sani per uscire malati per qualcuno che non si è vaccinato" ha affermato il primario della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova. "Su questo - ha precisato parlando della necessità di interventi legislativi - siamo in ritardo, dovevamo pensarci ad aprile. La politica si deve prendere delle responsabilità. Deve dire ’volete lavorare in ospedale? Vi vaccinate". 

 

"Le stesse autorità che oggi sospendono il vaccino AstraZeneca magari domani lo sbloccano - aggiunge Bassetti a LaPresse - . Credo che in questi casi ci voglia tanta calma, sangue freddo e scientificità . Se guardiamo alla Gran Bretagna, con 17milioni di vaccinati, i fatti ci dicono una cosa e la pancia, le paure, ce ne dicono un’altra", chiarisce il virologo, convinto che una decisione come quella di Aifa non farà altro che alimentare il folto gruppo nei no vax. "Oggi - conclude - mentre Aifa dice di bloccare i vaccini AstraZeneca, si sta ancora vaccinando. Che cosa mai potrà pensare? Quando si perde la fiducia nella istituzioni, poi, è difficilissimo riguadagnarla".

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