Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Fratelli d'Italia e i soldi ai rom, Giorgia Meloni denuncia per calunnia il pentito Agostino Riccardo

  • a
  • a
  • a

Giorgia Meloni fa seguire i fatti alle parole e passa al contrattacco contro Agostino Riccardo. La scorsa settimana era emersa la notizia della testimonianza del collaboratore di giustizia, che davanti ai pm antimafia di Roma, ha raccontato un episodio del 2013 in cui Fratelli d’Italia avrebbe fatto avere al clan nomade Travali 35mila euro per comprare voti e attaccare manifesti a favore di Pasquale Maietta, ex tesoriere di Fdl alla Camera.

 

 

La leader di Fratelli d’Italia ha però rispedito al mittente ogni tipo di accusa e ha dato mandato ai suoi legali di denunciare Riccardo: “In data odierna l’Onorevole Giorgia Meloni, a tutela del suo buon nome e della onorabilità di tutta Fratelli d’Italia, ha sottoscritto doverosa denuncia per calunnia nei confronti di Agostino Riccardo per le sue gravissime propalazioni. Un atto doveroso per la storia personale di Giorgia Meloni e per la storia di Fratelli d’Italia che non possono essere neanche lambite da fantasiose e inverosimili calunnie”.

 

 

Riccardo aveva inoltre raccontato che “Maietta ha detto alla Meloni che c’era bisogno di pagare i ragazzi presenti per la campagna elettorale e la Meloni ha risposto: ‘Dì a questi ragazzi che ne parlino con il mio segretario’. Maietta ci presentò nel 2013 Giorgia Meloni. Era presente anche il suo autista. Parlavamo della campagna elettorale e Maietta disse alla Meloni che noi eravamo i ragazzi che si erano occupati delle campagne precedenti per le affissioni e per procurare voti. Parlarono del fatto che Maietta era il terzo della lista, prima di lui c’erano Rampelli e Meloni, nonché del fatto che Rampelli, anche se eletto, si sarebbe comunque dimesso per fare posto al Maietta”. La Meloni aveva già annunciato la querela e contestato la ricostruzione riportata in un articolo de La Repubblica e inoltre, con un video su Facebook, si era chiesta perché nessun inquirente l’avesse chiamata in causa e perché il giornalista del quotidiano non avesse fatto una verifica diretta con lei.

 

Dai blog