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"Sputnik funziona benissimo e va approvato". Berlusconi spinge per il vaccino russo e critica l'Unione Europea

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Non si placa la pressione sull’Unione Europea in merito all’approvazione del vaccino Sputnik prodotto in Russia. L’ultimo ad iscriversi alla lista di coloro che chiedono uno scatto sul siero di Mosca è stato Silvio Berlusconi, numero uno di Forza Italia che ha riunito in videoconferenza gli eurodeputati, il viceministro e i nuovi sottosegretari di Forza Italia: “Per la campagna di vaccinazione ci sono due azioni da mettere in campo. Una è quella di  predisporsi per realizzare, acquistando i brevetti e gli strumenti, il vaccino anche in Italia. L'altra azione riguarda l'approvazione del vaccino russo, chiamato Sputnik, che, secondo gli esperti, funziona benissimo, ma è in attesa dell'approvazione da parte delle autorità europee”.

 

L’ex premier ha poi lanciato una frecciatina all’Unione Europea per i ritardi nelle consegne dei vaccini: “E’ partita bene, ma poi si è persa per strada. Abbiamo chiesto che vengano fatti rispettare i contratti e che si pretenda che le case farmaceutiche diano seguito agli impegni presi. Servono vaccini in Italia e bisogna somministrarli nelle zone dove il virus corre di più per fermarne l'espansione. Quando arriveranno, quando finalmente ci sarà anche quello di Johnson and Johnson, dovranno essere distribuiti rapidamente". 

 

Oltre all’endorsement per il vaccino prodotto nella nazione guidata dal suo amico Putin, Berlusconi ha osservato che “era necessario che si mettesse in campo una struttura più efficiente per la somministrazione. Il Piano vaccini scritto da Forza Italia dimostra che è possibile somministrare 500 mila fiale al giorno creando una rete pubblica-privata, civile e militare che collaborino in maniera armonica. Seguendo il nostro piano avremmo l'80% della popolazione vaccinata entro agosto”. Nel centro-destra già questa mattina Matteo Salvini si era speso sulla questione Sputnik: "A San Marino sono disponibili migliaia di dosi per gli italiani che lavorano o vivono vicino alla Repubblica del Titano. Ho parlato direttamente con il ministro della Salute di San Marino, Roberto Ciavatta, sono pronto a incontrare lui e altri esponenti del suo governo e ho già scritto ai ministri Di Maio e Speranza per sollecitare una risposta all’offerta di aiuto, che mi auguro positiva". 

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