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Draghi incassa la fiducia. Ma i numeri non sono da record

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Con 535 si, 56 no e 4 astenuti il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha ottenuto la fiducia del Parlamento. I numeri però non sono da record, come era stato per il Governo Monti che ottenne 556 sì a Montecitorio. Draghi si posiziona al terzo posto per voti favorevoli al suo governo, dopo Monti e il governo Andreotti IV. Le aspettative della vigilia sono state quindi tradite. 

Tra voti contrari, astensioni e non partecipazione al voto, il dissenso M5s alla Camera sulla fiducia al governo Draghi tocca quota 30 deputati. In attesa dei tabulati ufficiali, dai conteggi effettuati durante la prima "chiama" e la seconda, risultano almeno 15-16 i deputati pentastellati che hanno votano no. Sono 4 le astensioni, tra cui quella dell’ex sottosegretario Villarosa. Infine, non hanno partecipato al voto almeno 10-12 deputati 5 stelle. Da non conteggiare però Elisa Scutellà, che è malata.

«Bene la fiducia al Governo Draghi. Ora insieme al lavoro per amore dell’Italia e per dare ai giovani un Paese migliore». Così su Twitter il segretario Pd nicola Zingaretti.

«Dopo la fiducia al Governo Draghi, sostenuto anche dai nostri iscritti, ora è il momento di dare risposte. Il Paese sta attraversando uno dei momenti più bui di sempre e ci sono priorità come i vaccini, il sostegno a imprese, partite iva e famiglie. Questa è la strada da seguire», ha scritto Luigi Di Maio, su twitter.

 

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