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Berlusconi: governo di breve periodo? Servirà tempo. Il consiglio a Draghi sui partiti

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Silvio Berlusconi è tornato al centro della scena. Tre ministri di Forza Italia nel governo di Mario Draghi, ma le sfide che attendono l'esecutivo sono ardue. Cosa farebbe oggi nei panni di Draghi? "È domenica: andrei a messa all'alba e pregherei con particolare fervore, perché il compito che ci attende è tale da far tremare le vene ai polsi. Il mio amico Mario avrà bisogno di tutto l'aiuto possibile, compreso quello del cielo", dice il Cavaliere in un'intervista al Corriere della sera.

 

Berlusconi non sembra credere in un'azione di governo limitata nel tempo, sulle emergenze: "Purtroppo temo che fronteggiare le emergenze economiche e sanitarie sia tutt' altro che un programma di breve periodo", dice il presidente di FI. 

Berlusconi, è soddisfatto del nuovo governo di Mario Draghi: "Sì, lo sono. Usciamo dalla crisi esattamente come noi avevamo chiesto prima di tutti gli altri: con un governo di altro profilo che unisce il Paese in un momento di emergenza", dice. Il dosaggio e l’equilibrio tra tecnici e politici che compongono il nuovo Consiglio dei ministri, "non è un gioco appassionante" per Berlusconi, secondo il quale "il governo è stato costruito dal presidente Draghi che ha ritenuto di indicare ministri a lui graditi al di là delle indicazioni dei partiti. Del resto è quello che io stesso avevo suggerito".

 

Berlusconi sembra soddisfatto anche del peso che ogni partito ha nel nuovo governo e delle riconferme che sono arrivate rispetto al precedente esecutivo: "Draghi ha fatto scelte equilibrate. Il mio giudizio critico sul governo Conte riguardava il suo profilo complessivo, non le singole figure. I ministri riconfermati, del resto, sono fra quelli più rappresentativi delle rispettive forze politiche".

Berlusconi dà un consiglio al nuovo premier ed è quello di "non perdersi nelle mediazioni. Mi auguro che tutte le forze politiche siano al governo non per porre ostacoli ma per dare un contributo costruttivo. È però necessario che il premier trovi la sintesi in ogni problema e mandi avanti l’azione di governo".

 

Ma come ha vissuto Berlusconi gli attacchi del M5S? "Pulsioni infantili e immature, che non meritano attenzione. Non condivido nulla dei Cinque Stelle, come è noto, ma la maggioranza di loro ha messo da parte questi atteggiamenti ed ha imboccato in questo momento la strada della responsabilità. Ovviamente, appena finita questa fase, le nostre strade si divideranno di nuovo".

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