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Torna un "semplice cittadino"? Macché, ecco cosa ha in mente Giuseppe Conte

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Rimasto senza incarichi, con il Movimento 5 Stelle, che lo ha accolto, in piena guerra. Giuseppe Conte saluta.  Esce da palazzo Chigi tra gli applausi dei dipendenti e le lacrime dell’inseparabile portavoce Rocco Casalino. Mascherina bianca con la bandierina dell’Italia en pandant con l’immancabile pochette, completo blu scuro, tende la mano alla compagna Olivia Paladino e l’aiuta a salire in auto mentre agita la mano per salutare i cronisti assiepati in piazza Colonna che lo chiamano per un’ultima dichiarazione e la piccola folla di curiosi e simpatizzanti che, dall’altro lato della strada, grida il suo nome.

 

Dopo due anni e mezzo e due governi l’avvocato del popolo lascia il ’Palazzo' e la simbolica campanella che segna l’avvio delle riunioni del Consiglio dei ministri nelle mani di Mario Draghi: «Nessun rammarico, bisogna sempre guardare avanti», assicura prima di chiudersi alle spalle il portone di casa. Gli uffici sono già stati svuotati nei giorni scorsi, alla sua scrivania ora c’è il nuovo premier. Come spesso è stato in questi anni Conte affida il suo commiato ai social, dove la bio ora recita semplicemente ’Giurista e Avvocato. Professore ordinario di diritto privato. Papà di Niccolò’. «A oggi non sono più Presidente del Consiglio. Torno a vestire i panni di semplice cittadino. Panni che in realtà ho cercato di non dismettere mai per non perdere il contatto con una realtà fatta di grandi e piccole sofferenze, di mille sacrifici ma anche di mille speranze che scandiscono la quotidianità di ogni cittadino».

 

Da lì, dalla poltrona più importante del Palazzo, «ho sempre avvertito l’orgoglio, l’onore e la responsabilità di rappresentare l’Italia», rivendica Conte che ringrazia per il sostegno e l’affetto ma anche per le critiche che «mi hanno aiutato a migliorare, rendendo più ponderate le mie valutazioni e più efficaci le mie azioni». Irrinunciabile il passaggio sull’epidemia di Covid, «la forza e il coraggio dimostrati dalla intera comunità nazionale soprattutto durante quest’ultimo anno di pandemia sono stati davvero incredibili: ci hanno dimostrato che ogni ostacolo, anche il più alto e insidioso, può essere superato, scacciando via le paure e i calcoli di convenienza, fidando nel coraggio dell’azione, nella determinazione dell’impegno, nell’etica della responsabilità».

 

Il futuro a questo punto è tutto da scrivere, le ultime uscite dell’ormai ex premier lasciano intravedere un ruolo nel Movimento cinque stelle. «È davvero necessario che ognuno di noi partecipi attivamente alla vita politica del nostro Paese e si impegni, in particolare, a distinguere la (buona) Politica, quella con la - P - maiuscola», sottolinea assicurando che «il mio impegno e la mia determinazione saranno votati a proseguire questo percorso. La chiusura di un capitolo non ci impedisce di riempire fino in fondo le pagine della storia che vogliamo scrivere». Insomma, quello dell’avvocato non è certo un addio: «il mio impegno continua».

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