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M5S, vincono i poltronisti: i grillini su Rousseau dicono sì a Mario Draghi

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Sulla piattaforma Rousseau il M5S dice sì con il 50% dei voti al governo guidato da Mario Draghi. Adesso non ci sono più ostacoli per l'ex presidente della Bce che, finite le consultazioni, lavora all'agenda dell'esecutivo. Alla votazione su Rousseau degli attivisti grillini per decidere sull’appoggio del Movimento 5 Stelle al governo Draghi hanno vinto i sì con il 59,3% pari a 44.177 voti. I no hanno ottenuto il 49,7%, con 30.360 voti. Gli aventi diritto al voto su Rousseau, come certificato dal notaio Valerio Tacchini, erano 119.544, i voti espressi sono stati 74.537. Si tratta di 9.317 voti l’ora. Nelle votazioni sul Conte I, durata 10 ore (oggi erano 8) l’affluenza era stata di 4.480 votanti l’ora. Per il Conte II, nel 2019, su 9 ore, l’affluenza era stata di 8.848 votanti l’ora.

"In uno dei momenti più drammatici della nostra storia recente, il MoVimento 5 Stelle sceglie la strada del coraggio e della partecipazione ma soprattutto sceglie la via europea - Luigi Di Maio su Facebook - sceglie un insieme di valori e diritti di cui tutti noi beneficiamo ogni giorno e dietro ai quali, purtroppo non di rado, si nascondono egoismi e personalismi. La fedeltà alla Nazione, oggi, si è mostrata più forte della propaganda. Questo è il M5S". 

 

 

Ma estrema preoccupazione è stata subito espressa dalla Lega per la chiara spaccatura nel Movimento 5 Stelle dopo il voto degli iscritti a proposito del governo Draghi. "Nonostante i sì di Grillo, Conte, Di Maio e Crimi il Movimento si è diviso - denuncia il Carroccio - In questa situazione è ancora più importante il ruolo della Lega e di Forza Italia".

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