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Otto e mezzo, Lilli Gruber inchioda Marco Travaglio sul governo Draghi: "Io il grande sconfitto? Ma..."

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"Io grande sconfitto?". Il direttore de Il Fatto Quotidiano Marco Travaglio a Otto e Mezzo non può sfuggire alla domanda diretta della conduttrice Lilli Gruber ma dopo un sorriso forzato ribatte stizzito: "Se volessi vincere o perdere, mi candiderei. Due anni fa mi ero battuto per un governo Conte con Pd e M5S, mi pare che abbiano dato una discreta prova. Io sui tecnici ho avuto sempre idee critiche, i governi ammucchiata non funzionano. E l'ho sempre detto, anche quando cadde Berlusconi". "Quanto alla mia previsione su Draghi, fino alla settimana scorsa non era disponibile a fare il premier. E la cosa mi risulta da fonti direttissime. Poi domenica pomeriggio sappiamo quello che è successo: Mattarella ha chiamato disperato Draghi, e lui non se l'è sentita di dire no". 

 

 

In questi giorni di fibrillazione e consultazioni c'è Mario Draghi, il premier incaricato di formare il nuovo governo. E sull'ex presidente della Bce la previsione del direttore era sbagliata: "Non aveva alcuna intenzione di fare il premier" aveva dichiarato Travaglio qualche giorno prima della fatidica chiamata di Mattarella. Su quelle dichiarazioni diventate poi virali sui social lui si difende: "Fino a domenica scorsa non era disponibile. E la cosa mi risulta da fonti direttissime. Poi domenica pomeriggio sappiamo quello che è successo: Mattarella ha chiamato disperato Draghi, e lui non se l'è sentita di dire no". Poi sul governo tecnico spiega: "Io sui tecnici ho avuto sempre idee critiche, i governi ammucchiata non funzionano perché si litiga, sono degli equivoci. E l'ho sempre detto, anche quando cadde Berlusconi, il governo che meno mi piaceva. E alla fine dopo qualche mese Mario Monti aveva il problema di uscire di casa perché la gente non era contenta".

 

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