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Governo di unità nazionale? Meloni: se non si vota valuteremo il da farsi

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“Se arriverà da Mattarella la proposta di un governo di unità nazionale la valuteremo con serenità. Ma continuiamo a pensare che non sia quello che serve all’Italia". Sembra modificarsi la linea di Giorgia Meloni che in un’intervista non esclude più con nettezza la possibilità di un’alternativa di governo in questa legislatura.

 

La leader di Fdi lo dice al Corriere della Sera ed è un fatto nuovo da registrare. Se il Capo dello Stato “dovesse decidere di non sciogliere le Camere”, sarebbe “giusto valutare” il da farsi, anche se da me “non c’è alcun cambio di linea”. Perché al governo con Pd e M5S la Meloni non vuole entrare. E se il centrodestra si dividesse sul governo istituzionale? “Sarebbe poi difficile ritrovare la compattezza perduta”.

 

La leader di Fratelli d'Italia rivendica l'unità del centrodestra. "A dispetto di ogni lugubre previsione, il centrodestra è stato ed è compatto. Non ci siamo dilaniati, non abbiamo perso pezzi, Conte si è dovuto dimettere perché la sua campagna acquisti con noi è fallita. È stata una grande prova di unità, non scontata visto che la nostra richiesta è quella di andare ad elezioni: al capo dello Stato infatti abbiamo chiesto di valutare se a norma dell'articolo 81 della Costituzione esistano le condizioni per sciogliere le Camere" .

 

Ogni altra alternativa è esclusa: "Perché qualsiasi governo dovesse formarsi, con Conte o s enza, con questa maggioranza che si rimette assieme o con un sostegno più ampio, sarebbe un governo debolissimo. Nel primo caso, assisteremmo a una continua guerra per distinguersi, nel secondo all'impossibilità di mettersi d'accordo per fare le cose che servono al Paese, perché si tratterebbe di forze ancora più diverse e incompatibili di quelle che hanno determinato il fallimento del Conte bis", sostiene Giorgia Meloni. 

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