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Pfizer colpevole, ma se siamo nei guai è colpa della follia di Arcuri e Casalino

Franco Bechis
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Certo, se la Pfizer all'improvviso annuncia la riduzione delle consegne dei vaccini in Europa, l'azienda forse è colpevole di violazione contrattuale nei confronti di Ursula von der Leyen. Diciamo forse perché essendo segreti quei contratti, magari la Pfizer non ha violato proprio un tubo di nulla. Ma se in Italia decine di migliaia o forse centinaia di migliaia di anziani, medici e infermieri resteranno senza la seconda dose di vaccino necessaria entro 21 giorni e non oltre a garantire l'immunità dal Covid 19, sappiamo a chi dovere chiedere conto di questa sciagura che speriamo davvero non debba capitare.

Sono due persone: il commissario straordinario all'emergenza sanitaria, Domenico Arcuri e il portavoce di Giuseppe Conte a palazzo Chigi, Rocco Casalino. Sono loro due ad avere scatenato la folle corsa ai primati di vaccini fatti dai primi di gennaio. Arcuri pavoneggiandosi dei record, e Casalino tempestando le redazioni con grafici e comunicati per dire che eravamo terzi, secondi e poi primi in Europa. Hanno pure preso a schiaffi regioni come la Lombardia che erano partite dopo e a rilento, e i giornali che sostengono il governo hanno sbertucciato gli ultimi della classe.

Così anche fra le Regioni è partita la folle gara a chi ne faceva di più, con quel genio di Vincenzo De Luca che risultava avere superato magicamente quota 100%. Nessuno ha invece fatto quello che era suo dovere: invitare alla prudenza, chiedere di non esaurire le scorte e di non superare quota 50%, perché bisognava tenere da parte la seconda dose per il necessario richiamo. Ora sono nei guai e rischiano di avere fatto un disastro peggiore del virus. Qualcuno inizi a chiederne conto, visto il loro procurato allarme sanitario che speriamo non debba trasformarsi in una tragedia.

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