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Un altro miliardo per il reddito di cittadinanza: così Catalfo provoca la crisi di Renzi

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E' una vera e propria provocazione quella che il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo lancia a Matteo Renzi sul reddito di cittadinanza. Proprio mentre Italia Viva chiede di smetterla con quell'assistenzialismo, e di pensare a creare posti di lavoro (“meno rdc e più lavoro”) la Catalfo infatti in una intervista a Repubblica annuncia nel prossimo decreto ristori un finanziamento extra fra 800 milioni e 1 miliardo di euro destinato a pagare ulteriori redditi di cittadinanza: “di fatto è l'unica misura di contrasto alla povertà in Italia”, dice lei, “meno male che esiste”. Al ministro deve essere allora sfuggito quanto pubblicato da Il Tempo in edicola il 4 gennaio, che svela un rapporto sul rdc scritto dall'Ufficio Parlamentare di Bilancio, l'autorità indipendente che controlla l'impatto economico delle misure sui conti pubblici. In quel documento si svela come grazie alla caduta di alcune condizioni restrittive decisa con la pandemia, ci sia stato un boom di richieste del reddito di chi lavorava in nero, quindi anche degli evasori fiscali totali che risultano nullatenenti oltre che a braccia impiegate dalla criminalità organizzata. Quei soldi si buttano dunque via, proprio nel modo contestato da Renzi che chiede una svolta radicale al governo. Con quel miliardo provocazione la Catalfo rischia di accelerare la fine dell'esecutivo guidato da Giuseppe Conte.

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