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Durissimo Mentana: "Conte, parlaci di lavoro non di una bistecca"

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Un affondo durissimo, quello di Enrico Mentana, nei confronti del premier Giuseppe Conte sul reddito di cittadinanza, emblema dei fallimenti del governo. "L'ultimo è stato Conte, oggi in conferenza stampa: 'Tanti quando avuto il reddito di cittadinanza mi hanno scritto, presidente la ringrazio, ho potuto mangiare per la prima volta una bistecca, erano anni che non la mangiavo'. Nessun accenno a lettere di persone che ringraziavano per aver poi trovato un lavoro".

 

Mance a pioggia, ma l'inserimento nel mondo del lavoro promesso con il sistema dei navigator è ancora un miraggio. "Quella legge, non dimentichiamolo votata insieme a Salvini, nello scambio con l'altrettanto onerosa quota 100, quanti posti ha permesso di creare? Quanto è costata ai contribuenti?", scrive su Facebook il direttore del Tg La7. "Ormai affondiamo, tra governi gialloverdi e giallorossi, in un oceano di sovvenzioni improduttive, bonus e ristori - si legge nel post - Ma quel che è intollerabile, in Conte, nei suoi predecessori e nei suoi soci di turno in maggioranza, è l'artifizio narrativo per cui tutte queste sono generose elargizioni dall'alto. Sono soldi di chi paga le tasse, sono soldi prestati allo stato dai sottoscrittori dei titoli del tesoro, dalla Bce o dall'Unione Europea, sono soldi che non il governo o il parlamento restituiranno ai vari creditori, ma i futuri contribuenti: proprio quei giovani vergognosamente trascurati da ogni bonus, da ogni ristoro, da ogni manovra, compresa quella diventata legge oggi, un albero della cuccagna clientelare che tutti i gruppi parlamentari hanno allegramente contribuito a disegnare. Complimenti". 

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