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L'abbraccio di Eugenio Scalfari a Conte: libero e di sinistra. Cosa c'è dietro

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Nei giorni del rimpasto di governo Eugenio Scalfari loda Giuseppe Conte, leader senza partito, e in un commento dice quello che è sotto gli occhi di tutto: Giuseppi è di sinistra e sostenuto da una maggioranza di sinistra. Prima con Matteo Salvini poi con il Pd, sempre insieme al Movimento 5 Stelle, Conte è "stato primo ministro ancorché non avesse un partito proprio o almeno del quale fosse uno dei membri principali". "Più difficile è risultata la convivenza con Matteo Renzi", scrive il fondatore di Repubblica in un articolo sul quotidiano. 

 

"Il nostro capo del governo Giuseppe Conte guida il Paese ma non ha un partito cui sia affiliato; ha una tendenza che si potrebbe definire di centro-sinistra nell'ambito della quale amministra la nostra nazione. Qual è il giudizio che si può dare fin qui al suo operato? Direi positivo. Da questo punto di vista è appoggiato da una classe dirigente anch' essa di centro-sinistra. Quanto ai suoi possibili elettori - se si presentasse con una sua lista - credono si dividerebbero anch'essi tra centro, destra e sinistra. Conte non ha alcun partito: aderisce piuttosto a un'area che abbiamo già individuato, è più libero nelle sue mosse proprio perché non è vincolato a un partito e agisce in parte in autonomia, cosa che gli ha attirato parecchie critiche. I partiti in parte lo appoggiano e in altra parte lo ignorano", scrive Scalfari che spera, per Conte, un futuro dentro un partito. Pd o M5s? Chissà. "Un premier ha poteri e doveri da rispettare, può farlo anche senza avere alle spalle un partito. È già accaduto nella nostra storia recente. Certo, l'adesione a un partito sarebbe un di più", scrive Scalfari, 

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