Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Crisi di Governo, Giuseppe Conte non è insostituibile: Mario Draghi il preferito dai partiti

Pietro De Leo
  • a
  • a
  • a

Ma se cadesse Conte e veramente ci fossero i numeri per un’altra maggioranza, chi potrebbe sedersi a Palazzo Chigi? Domanda forse di fantapolitica forse no, ma che in ogni caso può entrare nei discorsi da bar (per quel poco che stanno aperti), specie dopo le parole di Renzi e Salvini di ieri. L’abbiamo girata a parlamentari di entrambi gli schieramenti. “Partiamo da un presupposto –dice Michele Anzaldi, di Italia Viva- dopo dieci mesi di grande fiducia data al Presidente del Consiglio per affrontare la pandemia i risultati non ci sono”. E poi prosegue: “ora,per fare alcune cose fondamentali per il Paese, bisogna superare temporaneamente i concetti di destra e sinistra” Ok, ma un nome di chi potrebbe guidare in questo scenario... Draghi? “Non saprei. Secondo me sì, ma dovrebbe vedere l’accordo di tutti, anche del centrodestra”. Sempre dalla squadra renziana, il deputato Catello Vitiello osserva: “Domanda da un milione di dollari. L’ipotesi mi pare ancora remota per fare i nomi, avere un quadro su quello che accadrà mi pare prematuro ed attualmente è anche probabile che Conte torni sui sui suoi passi e faccia delle scelte convincendosi che Italia Viva ha ragione”.

Chi non crede cambi granché la situazione, poi, è il Radicale Riccardo Magi, di +Europa: “il cambio di maggioranza mi pare tutto un periodo ipotetico dell’irrealtà, arrivare addirittura a fare dei nomi in questo momento mi pare proprio senza presupposti”. Silvia Benedetti, deputata del Misto ex Movimento 5 Stelle, dal suo canto invece osserva: “si parla di draghi, nome di enorme spessore, ma la questione non è la persona, quanto il progetto ad essa legato. abbiamo certamente bisogno di credibilità interna e in europa, ma più che di capi abbiamo necessità di una squadra e di progetti condivisi".

Nel Pd, invece, Stefania Pezzopane è sicura: “dopo Conte? Conte! Credo che le scaramucce di questi giorni verranno superate e andremo avanti”. In Forza Italia, invece, la fedelissima berlusconiana Michaela Biancofiore presuppone tre scenari teorici: “Renzi si stacca e si fa il governo dei due Mattei. Di Maio si stacca con la sua componente pentastellata più moderata, e governa con il centrodestra assieme a Renzi. Il terzo scenario è che Forza Italia appoggi questa maggioranza, ma è davvero improbabile”. Nomi? “Il nome che gira di più é quello autorevole di Draghi, ma ci sono molti altri aspiranti”.  E’ lapidario, poi, Osvaldo Napoli, azzurro anche lui. “Se Mattarella vuole un governo che duri sino a fine legislatura ed elegga anche il Presidente della Repubblica c’è solo un nome, e lei sa benissimo qual è”. Draghi? “Perfetto!” Dall’Udc, il senatore Antonio Saccone smonta qualsiasi ipotesi: “nomi non se ne fanno perché secondo me non crede nessuno a questa cosa. Detto ciò, auspico nasca una collaborazione alla luce del sole tra maggioranza e opposizione. Il governo di unità nazionale sarebbe un passo di grande maturità che io al momento non vedo”. Dalla Lega, il deputato Luca Paolini osserva: “Cadesse Conte? I più mirano a Draghi ma non so se lui sarebbe disponibile per un governo che in ogni caso dovrebbe durare sei mesi. In ogni caso si tratterebbe di un nome di alto profilo…quindi forse anche la Cartabia, ma tanto per dirne uno”. 

Dai blog