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Natale, i soldati per controllare gli italiani. L'affondo di Storace: "Ma nessun poliziotto per le mascherine di Zingaretti"

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"Soldati, poliziotti, carabinieri, finanzieri per i cittadini a Natale, ma uno che mettano a farci capire che fine abbiano fatto 14 milioni di euro per le mascherine di Zingaretti no". E' quello che si chiede il vice direttore de Il Tempo Francesco Storace sul sito 7Colli.it. "E’ triste dover tornare sull’argomento - confessa - ma non molliamo perché di fronte ad uno Stato che fa la faccia feroce per le prossime festività restiamo basiti rispetto all’assenza di notizie su un’inchiesta che non sembra mai decollata".

Dunque, dov’è l’inchiesta sulle mascherine di Zingaretti? "Settantamila militari impegnati a impedire che si passi da un comune all’altro ma una pattuglia che indaghi sulla fine delle mascherine di Zingaretti non si riesce a vederla - denuncia Storace - È una storia brutta, che ha lambito persone in odor di camorra, ma il Covid è prioritario solo per impedire agli italiani di guardarsi in faccia ma non per bloccare i traffici di chi sul virus ci ha lucrato.  Lo Stato, i suoi ministri, ovviamente Zingaretti nemmeno lo sfiorano. Siamo andati a rileggere un dibattito parlamentare del 23 settembre scorso. L’on. Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d’Italia, chiedeva conto al ministro della Salute Roberto Speranza, dello scandalo delle mascherine della regione Lazio. Come gli capita sempre più spesso, Speranza se ne uscì con una clamorosa supercazzola: Rispetto alle indiscrezioni giornalistiche, rispetto a presunte relazioni di singole aziende con realtà malavitose, io non posso che esprimere come sempre la massima fiducia nei confronti degli organismi inquirenti, che sapranno senz’altro – come hanno sempre dimostrato – fare la propria parte ed essere all’altezza del compito istituzionale che a loro è riportato”. "Ma si mandano settantamila soldati a controllare i cittadini" conclude Storace.

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