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Rissa nel centrodestra su Amazon. Rampelli e Gasparri contro Salvini

Il leghista incontra i vertici della multinazionale. E gli alleati la prendono malissimo

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Nel centrodestra scoppia la guerra di Amazon. Con i leader della Lega Matteo Salvini che incontra i vertici della multinazionale per farsi latore di alcune proposte in difesa dell'economia italiana e gli altri partiti, Forza Italia e Fratelli d'Italia, che non gradiscono l'interlocuzione e non la mandano a dire. Il tutto nel giorno in cui Amazon annuncia che premierà i dipendenti della logistica con 500 milioni di dollari a livello globale nel bel mezzo della seconda ondata di Covid, la pandemia che ha fatto volare l’e-commerce.

In Italia, come detto, ad affrontare Amazon, è stato il leader della Lega Matteo Salvini in un confronto con la compagnia, in cui ha illustrato proposte per tutelare il made in Italy, i negozi, gli artigiani e le pmi. «Nessun pregiudizio ma la volontà di garantire pari condizioni di lavoro a tutti gli operatori, grandi e soprattutto piccoli. Stesse norme fiscali e stesse tutele professionali, altrimenti fra pochi anni commercio e artigianato italiano spariranno», ha spiegato il segretario del Carroccio.

Il gruppo ha poi diffuso una nota per esplicare i dati portati all'attenzione di Salvini: «Negli ultimi dieci anni, abbiamo investito molto nella creazione di posti di lavoro e infrastrutture in tutta Italia, più di 5,8 miliardi di euro dal 2010. Amazon è diventata uno dei principali creatori di posti di lavoro nel paese, dando lavoro a 8.500 persone e consentendone l’occupazione di oltre 120.000. Mentre continuiamo ad assumere e ad investire in Italia, Amazon contribuisce anche al gettito fiscale attraverso le tasse, sia dirette che indirette, che vengono riscosse dal Governo a seguito delle nostre attività sul territorio nazionale, con un contributo fiscale complessivo di 234 milioni di Euro nel 2019».

Ma le parole della multinazionale non hanno convinto gli altri partiti del centrodestra. «L’attivismo istituzionale e "parapolitico" di Amazon è particolarmente forte in questi giorni, segno evidente che la crisi che ha colpito la rete commerciale italiana a causa della pandemia sta facendo dilagare nell’opinione pubblica la diffidenza verso il colosso dell’ecommerce e la solidarietà nei confronti dei commercianti. Avremo modo di smontare la validità dei dati diffusi da Amazon sull’occupazione punto per punto perché i numeri non sono mai asettici» attacca il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

«Altro che parlare con Amazon. Questa gente va denunciata pubblicamente. Apprendiamo che Amazon stanzia 500milioni di dollari come gratifica natalizia per i propri dipendenti della logistica, a causa del lavoro straordinario in occasione delle festività. In pratica la cifra individuale sarebbe al netto di poco più di 100 euro a persona. Ma perché si incrementano i guadagni di Amazon? Perché i negozi sono chiusi, le città sono paralizzate e il commercio gestito dalle famiglie nei negozi langue con chiusure e fallimenti a raffica» rincara la dose il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

Una rissa di coalizione in piena regola. Che arriva il giorno dopo la pace fatta dal centrodestra sullo scostamento di bilancio. Una tregua che ora appare piuttosto fragile.

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