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Zerocalcare "ultimo intellettuale". Il fumettista in copertina umilia L'Espresso: meglio morire

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Clamoroso autogol de L'Espresso che nell'ultima copertina ha incoronato "L'ultimo intellettuale" a sua insaputa, il fumettista Zerocalcare. Che dell'endorsement a nuovo santino della sinistra salottiera se ne infischia. Anzi, la vista della prima del settimanale ha provocato la reazione sdegnata e imbarazzata di Michele Rech, questo il vero nome del disegnatore romano di Rebibbia, dalla vocazione antagonista: che vergogna, preferirei morire, ha scritto su Facebook.

 

Insomma, per L'Espresso che lo ha intervistato nel numero in edicola Zerocalcare è "il narratore della sua generazione" e della "fine della politica": l'Italia sta "impicciata" ma una "redenzione" è possibile. Il fumettista 36enne de "La profezia dell'armadillo", noto in tv per le animazioni a Propaganda live, su La7, è ritratto in copertina su sfondo rosso con lo sguardo che punta lontano, naturalmente a sinistra, e il titolo è un'incoronazione: "L'ultimo intellettuale".

La reazione del diretto interessato è una mazzata. "Ciao, qualsiasi cosa vediate oggi (o domani o fino al giorno della vostra morte) ricordate che: 1) non faccio io le copertine 2) me vojo ammazzà pe molto meno me vesto da mucca e vado al mattatoio sperando che me confondono 3) me vergognavo di meno a finirci tutto vestito de Gucci come Josephine Yole Signorelli o Achille Lauro, ma dopo l'annosa vicenda della vetrina sfondata che non ho condannato mi so bruciato pure sta chance. Se non sapete a cosa mi riferisco non fate domande va tutto bene alla grande tutto perfetto ciao", ha scritto su Facebook sganciandosi in maniera clamorosa dall'operazione editoriale. 

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