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Stadi aperti e Senato chiuso

Dario Martini
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Due senatori grillini positivi al Covid. E Palazzo Madama chiude i battenti. Solo per 24 ore, però. Proprio nel giorno in cui la Serie A decide di non fermarsi, nonostante i giocatori del Genoa contagiati dal virus.
La sospensione dei lavori del Senato ha riguardato solo le Commissioni, dal momento che l’Assemblea questa settimana era già a riposo. I parlamentari con il coronavirus sono Marco Croatti e Francesco Mollame. Dal momento che appartengono entrambi al M5s, tutti i senatori del gruppo hanno fatto il tampone. Sia l’Assemblea che le Commissioni sono state sanificate. A cercare di tranquillizzare i colleghi c’ha pensato il Collegio dei questori, spiegando che Mollame «non frequenta il Senato dal 10 settembre». Mentre alle 9,15 di ieri mattina «si è venuti a conoscenza della positività di Croatti», il quale non si faceva vivo da giovedì scorso.

Sono gli stessi contagiati a ricostruire gli ultimi giorni. «Il tampone che ho fatto ieri ha dato esito positivo - spiega Croatti - Per correttezza nei confronti di tutti e per i giornalisti che proveranno a chiamarmi vi informo che giovedì (il 24 settembre, ndr) ho preso parte all’assemblea dei senatori del Movimento 5 Stelle, munito di mascherina e nel rispetto del distanziamento sociale nei confronti dei presenti. Da lunedì pomeriggio sono in quarantena in casa: invito tutti ad avere massima cautela, perché solo rispettando tutti insieme le indicazioni che ci vengono date potremo avere la meglio sul virus». Mollame, che ha avuto i sintomi due settimane fa, racconta di essersela passata brutta: «Ringrazio tutti coloro che mi hanno fatto gli auguri. Quando si sta molto male e isolati anche un semplice saluto dà forza e ispira un sorriso. Confesso di essere stato fortunato nella mia vita non avendo sofferto mai per gravi patologie. Non sono mai stato così male, questo virus è proprio una gran brutta bestia. Ma ciò che non uccide fortifica».

 

 

La sospensione dei lavori per un giorno fa tornare d’attualità l’ipotesi di introdurre lo smart working anche per i senatori. Ad auspicarlo è Stefano Ceccanti del Pd: «Speriamo che il Senato non si blocchi a causa Covid. Sarebbe il caso di riprendere il dibattito sul lavoro a distanza del Parlamento, preparando decisioni opportune nel segno della prudenza e del dovere di funzionamento degli organi costituzionali. Prudenza e responsabilità». Una linea condivisa anche da Giuseppe Brescia dei 5 Stelle, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera: «Mi dispiace per i colleghi contagiati in Senato. Ma trovo inaccettabile che la democrazia debba fermarsi. L’avevo detto che il voto da remoto poteva tornare utile».
La presidente Elisabetta Casellati, però, non vuol sentir parlare di Senato bloccato: «È aperto e non ho nessuna intenzione di chiudere. Non l’ho fatto neppure nel periodo più acuto della pandemia e sarebbe assurdo che succedesse adesso. Oggi ho sconvocato le Commissioni esclusivamente per effettuare gli accertamenti imposti dai protocolli di sicurezza, ma domani tutto dovrebbe tornare alla normalità». Oggi, infatti, si riunisce la capigruppo, sede in cui si affronterà anche la questione di come proseguire i lavori in commissione Bilancio sul decreto Agosto, atteso in Aula lunedì.
 

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