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Vergogna Conte, non andava in Lombardia per paura del Covid

Francesco Storace
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Un premier che si dovrebbe vergognare. Dal Corriere della Sera di oggi, nell’articolo di Francesco Verderami, un particolare davvero disgustoso sulla personalità del presidente del Consiglio. In Lombardia la gente moriva a grappoli. Lui si presentò a Bergamo di notte. E andava di corsa. Il perché lo scopriamo solo oggi. “Il presidente della Lombardia Fontana chiese al presidente del consiglio di testimoniare la vicinanza dell’esecutivo con una sua visita, e si sentì inizialmente rispondere: ‘Vediamo, se poi mi ammalo come si fa?’”.

 

 

Che vergogna, che pena, se stesso prima di tutti. E se ti ammali ti curi, caro Conte, esattamente come capitò e capita a tutti gli italiani colpiti dal coronavirus. Un atteggiamento davvero deprimente, egoista, che denota di che pasta sia fatto l’uomo che oggi sta a Palazzo Chigi senza un solo voto popolare. Abbiamo chiesto conferma della frase pubblicata dal Corriere anche ad ambienti vicini al governatore lombardo. “Direi di sì”, ci dice uno stretto collaboratore di Fontana alla domanda se il premier possa aver mai pronunciato una frase del genere. “E se mi ammalo?”. Scusate se vomito.

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