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Zingaretti mollato da Saviano si butta sulla Ferragni. Pd allo sbaraglio

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A subire l'influenza dell'infuencer Chiara Ferragni è soprattutto il Pd. L'uscita della fashion blogger e imprenditrice sull'omicidio di Colleferro conquista il segretario dem Nicola Zingaretti che su Facebook ha lodato le parole rilanciate ieri. Insomma nuovo ingresso nel Pantheon della sinistra dopo che l'ex idolo Roberto Saviano ha seppellito di critiche il Partito democratico.

 

"Chiara Ferragni ha fatto sue parole dure ma penso corrette su violenza e fascismo. Ovviamente nei social è partita la campagna di insulti. L'esaltazione cieca della forza, sgraziata, volgare, inumana e violenta e culturalmente fascista di quattro energumeni e la semplicità, la vitalità innocente e coraggiosa, l'armoniosa creatività di un bravo adolescente. Questi sono i due mondi emotivi, le due visioni della vita, che nella tragedia assassina di Colleferro si sono scontrati. Noi combatteremo. Noi saremo sempre per dare forza a chi non ce l'ha. Per la ricchezza interiore degli 'indifesi' e contro chi li 'offende' per annientarli", scrive il governatore del Lazio e segretario del Pd. 

 

La Ferragni ieri ha ripostato un contenuto di spaghettipolitics: "Willy Montero , italiano di 21 anni dalla pelle nera, è stato ucciso da un gruppo di 4 fasci che l’hanno ammazzato a calci. I giornali però non mettono il loro focus sul fascismo. Il problema lo risolvi cambiando e cancellando la cultura fascista e sempre resistente in questo paese di m*rda", si legge nel testo condiviso dalla ’Blonde salad’. Anche se, come riportato da Il Tempo, l'idolo dei fratelli Bianchi arrestati per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte, non era Mussolini ma il marito della Ferrgani, Fedez.

 

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