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Il governo dei segreti. Mistero su quasi tutti gli appalti per mascherine e Dpi

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Il governo continua a tenere segreti appalti e forniture relativi mascherine e protezioni contro il Coronavirus. Su metà dei 9,6 miliardi di euro di bandi l'ombra della mancata trasparenza. A fare i conti del governo è il OpenPolis che ricorda che i contratti di fornitura relativi alla lotta al Covid-19 dall'inizio dell'emergenza valgono circa dieci miliardi, spesi soprattutto per mascherine e Dpi (otto miliardi) ma anche per terapie intensive, rianimazioni, farmaci, analisi, tamponi e relativi reagenti.

 

Non è possibile, però, conoscere la destinazione quanto speso negli ultimi quaranta giorni "mentre di circa la metà dei bandi sono già scaduti 'con esito sconosciuto'", scrive il Corriere che riporta la ricostruzione della fondazione Openpolis insieme al Gran Sasso Science Institute (GSSI) dell'Aquila.  Solo forniture per 4,26 miliardi oggi risultano sicuramente aggiudicate, ma sul resto dei lotti non esistono informazioni. Un tema delicatissimo per che si tratta soprattutto di "procedure negoziate", ovvero trattative private necessarie per rispondere tempestivamente all'emergenza, o affidamenti diretta a una singola azienda. 

AGGIORNAMENTO - A riguardo  l'Autorità nazionale anticorruzione precisa in una nota "che non corrisponde al vero" , come riportato (dal Corriere, ndr), che 'non è possibile sapere niente di come sono stati spesi i fondi pubblici per l'emergenza dopo il 17 luglio, perché da allora la banca dati dell'Anac è bloccata"' "La Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici detenuta dall'Autorità è infatti operativa e continua a raccogliere le informazioni relative agli appalti comunicate dalle amministrazioni. I dati sono disponibili a richiesta poiché il servizio di accesso libero è temporaneamente indisponibile per manutenzione. Prossimamente sarà reso disponibile un servizio di consultazione libera evoluto che consentirà una più agevole navigazione tra i dati raccolti".

 

 

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