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Storace inchioda la sinistra: ci terrorizzano col Covid ma sui migranti...

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"Perché la sinistra si ostina a non capire che accogliere tutti i clandestini della terra espone ciascuno di noi al Covid? Non ci capisce perché si voglia farci rischiare tutti". Francesco Storace sul sito 7Colli mette nel mirino la follia di permettere gli sbarchi mentre si combatte contro i contagi. Il vicedirettore de Il Tempo sottolinea come "non ha davvero torto Maria Giovanna Maglie quando mette a nudo i numeri. I positivi ci sono perché aumentano i tamponi, perché c’è un gran numero di chi rientra in Italia da zone dove l’infezione ha colpito e perché c’è un considerevole numero di immigrati clandestini a cui è consentito di fare come gli pare".

 

"Che poi i contagiati non determinino le conseguenze letali dei mesi scorsi è un altro dato vero che dovrebbe far evitare di mischiare virus e decessi, che per fortuna sono sempre di meno. Ma l’allarme serve allo stato di emergenza, al mantenimento del potere, all’utilizzo a fini politici della malattia. Tutto questo è osceno", scrive Storace che accusa Giuseppe Conte e il suo governo di usare il virus per mantenere potere e poltrone. "Nessuno si può permettere di sottovalutare quanto è accaduto nei mesi scorsi, perché quei trentacinquemila morti li piangiamo tutti. Ma nessuno può neppure permettersi di terrorizzare un intero popolo così come si sta facendo in questi giorni".

 

E ci mancavano le mascherine by night: "Certo che bisogna stare attenti, ma le regole di precauzione sono sempre quelle. E invece ci dobbiamo sorbire persino le mascherine dalla sera alla mattina perché il coronavirus fatica a prendere sonno e se ne va a zonzo nelle città... La disorganizzazione è massima ma hanno preferito chiudere le discoteche e non i porti. E c’è la sensazione che vogliano creare talmente tanta confusione per avere l’alibi di tenere sbarrate le scuole e magari di rinviare persino il turno elettorale delle regionali di settembre. Al governo, anzi al potere e senza consenso popolare, ci sta una classe politica pronta a tutto pur di non tornare a casa come meriterebbe. Ma non credano, costoro, di poter farla franca. Noi ci ostiniamo a credere che chi deve indagare lo faccia coscienziosamente, perché ormai gli errori – quelli sì – che sono costati la vita a troppa gente non possono restare impuniti. Conosciamo le ragioni di chi preferisce la via politica a quella giudiziaria, ma non può essere l’alibi per graziare chi ha speculato sul Covid e ora si volta dall’altra parte rispetto all’esercito dei clandestini infetti". Spesso liberi di andarsene in giro per l'Italia. 

 

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