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Renzi lo fa processare, Salvini lo straccia: da lui solo supercazzole

Caso Open Arms, il leghista si difende in Senato: Renzi come Scilipoti, meglio i silenzi del M5s

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Matteo Salvini nel suo intervento in Senato dice "grazie a tutti coloro che mi manderanno a processo, perché mi fate un gran regalo e io in quel tribunale ci vado a testa alta", dice il senatore della Lega. L'aula tra poco voterà la richiesta di autorizzazione a procedere nei suoi confronti nell’ambito della vicenda Open Arms. Voto già scritto, dopo la dichiarazione di voto di Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva, che a maggio lo aveva salvato in Giunta, ha annunciato che dirà sì al processo.  "È un venditore di tappeti", avrebbe detto ai fedelissimi Salvini rivolto all'altro Matteo, secondo un retroscena della Stampa.

 

Ma anche in aula Salvini non ha lesinato una sciabolata: "Preferisco silenzio del M5S alle gratuite supercazzole di Renzi e compagnia. Vedo che ha come modello De Gasperi ma si comporta come uno Scilipoti qualsiasi", ha detto. "Ci sono sinonimi di supercazzole più adeguate a quest’aula", lo ha ripreso la presidente Elisabetta Casellati.

"Questa sera dovrò spiegare ai miei figli che papà va a processo perché è un delinquente che ha difeso i confini, questo è l’unico peso che mi porto, non mi interessano le critiche politiche", ha detto Salvini durante il suo intervento in Aula durante la discussione in Senato per votare sulla richiesta.

 

"Domani, siccome la ruota gira, quando toccherà a qualcuno di voi, perché toccherà a qualcuno di voi, la Lega starà dalla parte delle garanzie e della libertà. Non vi manderà in un’aula di tribunale. Vi ringrazio per questo processo politico. Vi ringrazio per la vostra scelta che va al di là della realtà, dei dati delle evidenze, perché mi dà ancora più energia. Se pensate di mettere paura a me, al centrodestra e al mio partito, avete sbagliato persona e partito. E ogni riferimento al processo politico in Lombardia e al mancato processo nel Lazio è puramente voluto", ha detto il senatore.

Grandi applausi del centrodestra e proteste della maggioranza hanno accolto l’intervento del leader della Lega. Salvini ha ripercorso le tappe della vicenda: "Questa è una nave pirata che raccoglie degli immigrati in acque libiche e maltesi, una nave che ha diritto di avere a bordo 19 migranti e arriverà ad averne a bordo più di 150. Se c’è qualcuno che ha commesso un crimine e messo a rischio la vita di queste persone, è il comandante di questa nave pirata".

 

Per me "l’unico tribunale che conta è quello del popolo", per me conta "il voto, le elezioni", ha ribadito: "Io - aggiunge - non porto i miei avversari in tribunale. Andrò fino in fondo, senza chiedere aiutini a nessuno. Quando capiterà a voi - conclude - saranno i cittadini a giudicarvi, non i giudici".

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