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Migranti positivi al Covid, Jole Santelli avverte Conte: quarantena sulle navi o blocco gli sbarchi

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Mentre a Roma si discute la proroga dello stato di emergenza dovuto al coronavirus, a Sud i governatori denunciano un nuovo aumento degli sbarchi di migranti, con alti rischi Covid che rappresentano una crisi nella crisi.

In Calabria, dopo l'arrivo a Roccella Jonica di 70 profughi, 26 dei quali positivi al tampone, la presidente Jole Santelli scrive al premier Giuseppe Conte, dicendosi pronta a impedire nuovi sbarchi se la Regione non sarà tutelata dal punto di vista sanitario: "L'unica soluzione in grado di evitare pericoli per la salute della popolazione calabrese non può che essere quella di procedere alla requisizione di unità navali - sostiene Santelli -, da dislocare davanti alle coste della regione italiane maggiormente interessate dagli sbarchi, a bordo delle quali potranno essere svolti i controlli sanitari sugli immigrati e potrà essere assicurata, in caso di positività, l'effettuazione del periodo di quarantena obbligatoria". Poi aggiunge: "Voglio evitare un braccio di ferro con il Governo, ma ho l'obbligo di difendere i calabresi e chi ha scelto di passare in Calabria le proprie vacanze".

La situazione resta difficile nonostante i dati epidemiologici della Calabria siano buoni, e la Regione sottolinea che il caso Roccella Jonica fa contare il 93% dei nuovi contagi registrati in 24 ore (26 su 28). Dal governo arriva, però, la rassicurazione. Dopo un giro di telefonate tra la governatrice e i ministri Lamorgese e Boccia - e una serie di riunioni tecniche al Viminale - il governo sta studiando la proposta di navi ad hoc per l'isolamento dei migranti contagiati. Una certezza: i positivi non avranno contatti con i cittadini.

Non va meglio in Sicilia dove il governatore Nello Musumeci parla di una condizione "assolutamente insostenibile" in particolare a Lampedusa dove nelle ultime ore sono arrivati oltre 700 migranti. Sono partiti i trasferimenti dalla piccola isola, ma gli sbarchi proseguono e Musumeci denuncia problemi sanitari, sociali ed economici che necessitano di "risposte immediate".

Il tema sbarchi infiamma le polemiche politiche dell'opposizione con Forza Italia che, per bocca di Mariastella Gelmini parla, senza mezzi termini, di "situazione fuori controllo" e attacca: "Nei giorni scorsi il governo ha lasciato trapelare la volontà politica di picconare e riscrivere i decreti sicurezza, ed ecco che sono ripresi, per la felicità di scafisti e mercanti di uomini, i viaggi della speranza".

Soffia sul fuoco il leader della Lega Matteo Salvini: "Il governo mette in pericolo l'Italia - dice -. L'unica cosa che il governo è riuscito a chiudere sono i corridoi umanitari che permettevano l'arrivo in Italia di veri profughi e in condizioni di sicurezza".

Intanto martedì è fissata una nuova riunione al Viminale per discutere delle modifiche al dl Sicurezza sul quale nel frattempo è arrivato lo stop della Consulta. Lamorgese è pronta a presentare un testo base di revisione sul quale c'è l'accordo di maggioranza, ma il tema migranti resta rovente.

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