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Misure shock di Salvini: "Dobbiamo ripartire subito, serve la pace fiscale e la pace edilizia"

Matteo Salvini Senato mascherina

Il segretario del Carroccio ritiene giusto che i primi a riuscire di casa siano i giovani, poi gli anziani

Dario Martini
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Matteo Salvini propone la pace fiscale per tutti, a partire dall'edilizia. È la strategia del leader della Lega per iniziare a risollevare l'economia colpita duramente dalle misure prese per contrastare l'epidemia del Coronavirus. "L'edilizia è uno dei settori fondamentali su cui costruire la ripartenza - spiega Salvini - Oggi come Lega abbiamo istituito un tavolo permanente di ascolto con le imprese e il mondo del lavoro e della produzione. Sarà fondamentale alla ripartenza aprire tutti i cantieri possibili, la mia proposta è una grande operazione di pace edilizia. Il 2020 sia l'anno della pace fiscale ed edilizia". Per Salvini il "coprifuoco" dell'emergenza coronavirus potrà finire, dice a "Il Giornale", ma "dopo Pasqua, si può non andare oltre se mettiamo in sicurezza la ripartenza. Ma questo non dovrà avvenire solo grazie alla genialità dei nostri imprenditori che si stanno già reinventando produttori di mascherine, macchinari sanitari, riorganizzando le loro aziende alle nuove esigenze. Tutelare la società è un dovere, direi un obbligo dello Stato". Ma cosa c'è da fare? "Mettere in campo subito almeno duecento miliardi", tranmite un "reset totale", che si riassume in "pace fiscale e pace edilizia". A chi in conferenza stampa gli chiede la tempistica delle riaperture, Salvini risponde: "Non faccio il medico. Leggo di tanti studi. È chiaro che non si aprirà tutto e subito. Bisognerà andare per gradi e per gradi di rischio. Un'uscita dei più giovani rispetto a chi è over 70 è ipotizzabile".

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