Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Coronavirus e crisi, Salvini suona la sveglia al premier: "I soldi? Ora"

Il resto d'Europa infettata dal Coronavirus si sta muovendo con cifre enormi

Silvia Sfregola
  • a
  • a
  • a

"Chi mette a rischio la salute degli altri va punito e non ci sono biciclettate o corsette che tengano". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, in un'intervista a La Stampa. "La gente si sta comportando in maniera eccezionale, però pretende garanzie. A partire dall'occupazione. I soldi promessi devono arrivare. Ora, non tra due mesi. La gente ha bisogno di fare la spesa adesso. Il tema della rabbia che potrebbe esplodere mi è ben chiaro", osserva. Per Salvini "quando ci sono mille morti al giorno niente viene prima. È un problema enorme, reale e urgente. E ha due dimensioni. Una sanitaria e una economica. Per questo occorrono garanzie di investimenti illimitati. Il resto d'Europa si sta muovendo con cifre enormi. Dobbiamo muoverci prima che si arrivi allo scontro sociale tra garantiti e non garantiti. Servono cento miliardi? Mettiamo cento miliardi. Il rigore e lo zerovirgola hanno fatto dell'Italia il Paese con la crescita più bassa d'Europa. L'emergenza ci impone di cambiare". In questo senso l'intervento dell'Ue secondo il leader della Lega è tardivo: "L'Europa si è mossa tardi e male. E il rischio è che questi soldi non arrivino mai alle imprese. Sulle lacune dell'Unione ho più certezze di prima. Dobbiamo difenderci con le unghie, come stanno facendo la Germania e la Cina. E proteggere le nostre aziende quotate in Borsa dallo shopping straniero".

Dai blog