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M5S denuncia Zinga per falso

Ha disertato più volte il Consiglio per "impegni istituzionali". Ma in realtà partecipava a manifestazioni politiche del Pd

Daniele Di Mario
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Le presenze - o meglio, le assenze - del governatore del Lazio Nicola Zingaretti in Consiglio regionale finiscono in Procura. Il consigliere del M5S Davide Barillari ha infatti presentato un esposto a piazzale Clodio per fare luce su quanto accaduto alla Pisana durante le sedute del 29 aprile 2019 e dell'8 agosto 2019, quando Zingaretti non era presente in Consiglio «perché impegnato in attività istituzionali» e pertanto «computato come presente ai fini della fissazione del numero legale», come previsto dall'articolo 34 comma 5 del Regolamento dei lavori d'Aula. La norma infatti, dopo aver disposto che le deliberazioni dell'Aula e delle commissioni sono valide se è presente la maggioranza dei componenti (la metà più uno), al comma 5 specifica che quando i consiglieri sono impegnati per incarico avuto dal Consiglio fuori dalla sede, autorizzati dall'Ufficio di Presidenza, sono computati come presenti per fissare il numero legale. Il punto è che - secondo Barillari - Zingaretti non era assente in quanto impegnato in attività istituzionali riconducibili alla sua attività di presidente della Regione, ma poiché coinvolto in attività politiche e di partito in qualità di segretario del Pd. «Dove sta Nicola Zingaretti? - si chiede Barillari - Nessuno lo sa. In qualità di presidente di Regione, come suo dovere, dovrebbe stare in Aula, in realtà non c'è da quando è stato eletto segretario del Pd. Zingaretti dovrebbe scegliere: o segretario del Pd o presidente di Regione. Il problema - prosegue il consigliere pentastellato - è che in Consiglio non c'è mai e quando dice che è assente giustificato per motivi istituzionali, poi scopriamo che è in giro a fare attività di partito». Tutto ciò costituisce reato? Dovranno essere i magistrati romani ad appurarlo. Barillari è però certo del fatto suo. Nell'esposto ricostruisce minuziosamente quanto accaduto durante la seduta dell'8 agosto andata avanti dalle 11 del mattino alle 3.52 del mattino del giorno dopo. In quella sessione la verifica del numero legale è stata richiesta per ben dodici volte e sempre Zingaretti «assente per motivi istituzionali» è stato considerato presente secondo il Regolamento. E la sua presenza ha consentito all'Aula della Pisana di continuare regolarmente i lavori e le votazioni. Ma - rivela Barillari nell'esposto - quel giorno il governatore del Lazio non era affatto impegnato in appuntamenti istituzionali. Tutt'altro. Zingaretti era in Emilia Romagna e ha partecipato alle 21 alla Festa dell'Unità al Parco Secchia di Villalunga, mentre qualche ora prima era a Bibbiano all'inaugurazione del «Festival D'Enza». L'Aula dalle 22.30 all'una di notte ha avuto la presenza di 26 consiglieri tra cui Zingaretti, che in realtà era in Emilia a eventi di partito. Il numero dei consiglieri, secondo Barillari, risulterebbe così viziato e con esso la discussione e l'approvazione di 5 emendamenti al testo unico delle proposte di legge in materia di contrasto al caporalato. Non solo. Secondo Barillari, Zingaretti ha disertato l'Aula dichiarando in un atto pubblico attraverso l'Ufficio di Presidenza di avere impegni istituzionali che in realtà per il consigliere M5S non sarebbero stati affatto tali. Quanto accaduto l'8 agosto ha un precedente. Il 29 aprile 2019 nelle prime ore del pomeriggio Zingaretti era a Casal di Principe a promuovere il capolista Pd alle elezioni europee Franco Roberti, per poi partecipare a un comizio al Teatro Sannazzaro di Napoli verso le 17.30. Quel giorno il governatore veniva considerato non presente per impegni istituzionali e computato come presente ai fini del numero legale. La seduta consiliare aveva ad oggetto la discussione e l'approvazione della proposta di legge 116/2019 in materia finanziaria, approvata dopo la discussione di circa 20 emendamenti e subemendamenti. Il 5 maggio 2019, invece, il presidente della Regione alle 12.30 ha tenuto una conferenza stampa nella sede del Pd a largo del Nazareno per presentare il «Piano per l'Italia» per le imminenti elezioni europee e poi si è recato a Prato per la campagna elettorale del Pd presso il lanificio Bellucci. Anche in quella circostanza il governatore veniva considerato presente alla Pisana ai fini del numero legale in quanto impegnato in attività istituzionali mentre l'Aula discuteva la Relazione informativa annuale della Giunta al Consiglio regionale sulla partecipazione della Regione alle politiche dell'Unione Europea adottata dalla Giunta con deliberazione 118 del 6 marzo 2019. In seguito a questi fatti, Barillari ha chiesto all'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e al governatore di specificare gli impegni istituzionali per i quali si è assentato nelle date indicate. Al momento nessuna risposta è stata fornita. Di qui la decisione del consigliere M5S di presentare un esposto in Procura corredato da locandine, articoli di giornale, resoconti stenografici a prova di quanto sostenuto.

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