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Anche nel Lazio spuntano i grillini "malpancisti"

Tanti scettici sull'alleanza con il Pd immaginata dalla capogruppo Lombardi. Pronto un documento per chiedere uno stop

Carlantonio Solimene
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Un'eventuale alleanza Pd-5S in Regione Lazio appare sempre più probabile. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti interne a M5s, questa sera, nel corso di un incontro riservato nel VII municipio esteso a tutti i portavoce dei comuni della Regione, l'ala scettica del Movimento prenderà ufficialmente le distanze dalla linea portata avanti dalla capogruppo Roberta Lombardi. Sabato prossimo l'Assemblea regionale del Movimento Cinque Stelle. La possibilità di un accordo ipotizzata dalla Capogruppo M5s nel Lazio con il Partito Democratico, secondo quanto si apprende, è "impraticabile" per l'ala degli scettici, che rivolgerà pertanto sabato prossimo "un pubblico appello agli organi statutari del MoVimento affinché vogliano tenere in debito conto e riflettere con grande attenzione prima di rinunciare per logiche esterne ai nostri territori e a tutto quel che vi è stato costruito in tanti anni di lavoro, di impegno, di sacrificio". Sulla bozza del documento visionato dall'Adnkronos e che sarà presentato all'Assemblea regionale si legge: "Come attivisti e portavoce della Regione Lazio, che da anni mettono impegno e faccia ai banchetti, nelle campagne elettorali e per sostenere sul territorio i principi e i valori del M5s, quegli stessi che a esso con entusiasmo ci portarono ad aderire, con crescente preoccupazione rileviamo da dichiarazioni alla stampa da parte della capogruppo M5s in Regione Lazio che potrebbe prender corpo la possibilità di convergenze con il Partito democratico sulla spinta dell'accordo nazionale, come già sta avvenendo in Umbria ed Emilia Romagna".  "Ciò induce in noi un chiaro disagio: nella Regione più emblematica di un 'sistema' di potere che per moltissimi aspetti abbiamo sempre avversato e vivamente combattuto proprio in nome dei nostri principi e valori - prosegue - riteniamo che una tale ipotetica alleanza, qualunque forma assumesse (anche con la 'concessione' di assessorati), risulterebbe devastante se non fatale per la credibilità e l'immagine del M5s nei nostri territori". "Il Lazio - rimarca la dichiarazione - è il centro del potere assoluto di Nicola Zingaretti. Il Lazio della sanità malata, con un sistema sanitario che condanna le nostre province e i tanti malati che non ricevono cure ed assistenza. Il Lazio dell'inquinamento, delle discariche e del business dei rifiuti sfruttati strumentalmente dal Pd contro la giunta Raggi. Il Lazio delle cooperative rosse, degli appalti su misura per gli amici. Il Lazio di mafia capitale e della corruzione strisciante".

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