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La solitudine del premier sospeso che fa da scudo umano a Di Maio

Ecco perché a Palazzo Chigi si assiste a un sacrificio politico

Alessandro Giuli
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La solitudine di Giuseppe Conte è resa plasticamente dal fotogramma dei senatori pentastellati che ieri sono usciti dall'aula di Palazzo Madama non appena il premier si è accomodato per riferire sul Russiagate alla polenta. Motivo ufficiale: una plateale polemica contro un presidente del Consiglio che s'immolava per conto di Matteo Salvini. Motivo reale: la volontà di prendere le distanze, anche fisicamente, dal premier di riferimento che ha fatto sanguinare il cuore grillino dicendo sì all'alta velocità. C'è naturalmente anche una quota discreta di dissimulazione più o meno onesta, nella vicenda. Conte è tenuto a concedere alla Lega ciò che il MoVimento Cinque stelle mai e poi mai potrebbe dare senza indicare un capro espiatorio o una superiore potestà. Palazzo Chigi diventa così il luogo di un sacrificio politico in forza del quale il premier diventa al tempo stesso lo scudo umano e il pugnalatore di Lugi Di Maio... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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