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A Firenze, Bari e Bergamo è ancora flop M5S

Dario Nardella

Il centrosinistra resiste ma avanza anche la Lega

Silvia Sfregola
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Dario Nardella trionfa nella corsa per Palazzo Vecchio e passa al primo turno ottenendo un successo che, con oltre due terzi delle sezioni scrutinate, si assesta oltre il 57%, in linea con il 59,1% del 2014. Nulla ha potuto Ubaldo Bocci, il principale contendente, candidato del centrodestra appoggiato in campagna elettorale dai leader di Lega e Fratelli d'Italia, e per il quale Matteo Salvini è arrivato a Firenze tre volte negli ultimi mesi, che non è riuscito neppure a strappare il ballottaggio. Nonostante la sconfitta, la Lega cresce anche a Firenze, dove ottiene oltre il 14%, partendo dallo 0,87% del 2014, così come Fdi, oggi oltre il 4 % dall'1,74 % delle passate amministrative. Ma la forza del centro destra del 2019 non basta nel capoluogo toscano a portare il sindaco uscente al ballottaggio. Complice anche il brutto risultato della sinistra, che con la candidata Antonella Bundu puntava a crescere dall'8% delle liste che nel 2014 sostennero Tommaso Grassi. Le voci di una possibile crescita oltre il 10%, che avrebbe aperto la strada al ballottaggio, si sono rivelate infondate e le liste che la sostenevano non sono andate complessivamente oltre il 7,3%. Sullo stesso livello, 7,05% si colloca anche M5s, in calo dal precedente 9,5%; il candidato pentastellato Roberto De Blasi non è riuscito quindi a ricompattare il Movimento fiorentino diviso fin dall'origine sulla sua investitura. Altro risultato ben più deludente delle attese è quello di Mustafà Watte, candidato di «Punto e a capo», la lista promossa da due grandi ex della politica locale, Tea Albini e Graziano Cioni, ferma allo 0,47%; poco meglio hanno fatto il Pci, che candidava Gabriele Giacomelli, 0,75%, e «Libera Firenze», con Fabrizio Valleri, star del Calcio storico fiorentino, fermo allo 0,77%. Nel centrosinistra la vittoria è totale, trainata dal Pd al 41% e con la lista Nardella all'8,39%. Il grande consenso del sindaco uscente è testimoniato dagli oltre 6 mila i voti diretti e confermato dai risultati dei principali candidati della lista Pd gli ex assessori Cecilia Del Re, prima a superare le mille preferenze, seguita a ruota da Sara Funaro, Andrea Vannucci e Federico Gianassi. Tra gli altri risultati della lista spiccano quelli dei due giovanissimi Cosimo Guccione e Letizia Perini, entrambi tra i primi 10 con 600 preferenze circa.

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