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Di Maio: "Noi i primi a non aver preso soldi dai Benetton". Renzi: "Falso, sciacallo"

Renzi e Di Maio

Scontro M5S-PD sulla tragedia di Genova

Dario Martini
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Mentre a Genova ancora si scava tra le macerie del ponte Morandi alla ricerca dei dispersi, si alimenta la polemica tra forze politiche di opposizione e il governo. Il Movimento 5 stelle, con il suo leader e vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, torna a criticare Atlantia (la società concessionaria delle autostrade) e il Partito democratico. "Scoperchieremo tutto e il marcio verrà a galla", scrive su Facebook, il Pd spieghi - aggiunge - "il perché dell'emendamento vergogna nella legge di bilancio del 2017 che permette ai concessionari delle autostrade di moltiplicare ulteriormente gli strepitosi guadagni ottenuti al casello facendosi in casa, con le proprie aziende, una bella quota dei lavori di manutenzione senza dover ricorrere alle gare. O il perché del regalo miliardario dell'allungamento delle concessioni che inserirono in una notte nello Sblocca italia del 2015. Tanti, troppi favori da giustificare. Se non ci diranno perché, lo scopriremo noi". Di Maio dice anche che il suo è il primo "governo che non ha preso soldi da Benetton, e siamo qui a dirvi che revochiamo i contratti e ci saranno multe per 150 milioni di euro". Il vicepremier punta anche il dito contro Matteo Renzi: "Che non dice niente delle fondazioni legate a doppio filo col suo partito. La sua parola per gli italiani vale zero", afferma. Parole che l'ex segretario dem respinge con fermezza: "Utilizzare una tragedia per attaccare gli avversari, mentendo, dà il senso della caratura morale e politica del vicepresidente del Consiglio", scrive Renzi sui social. "Chi come Luigi Di Maio dice che il mio Governo ha preso i soldi da Benetton o Autostrade è tecnicamente parlando un bugiardo. Se lo dice per motivi politici invece è uno sciacallo. In entrambi i casi - aggiunge - la verità è più forte delle chiacchiere: il mio Governo non ha preso un centesimo da questi signori, che non hanno pagato la mia campagna elettorale, nè quella del Pd, né la Leopolda". Anche il capogruppo del Pd in Senato, Andrea Marcucci, attacca il governo che, sottolinea, "per coprire le proprie sottovalutazioni e la propria inadeguatezza, mette in moto una vera e propria macchina del fango contro l'opposizione. Le dichiarazioni di Di Maio, Toninelli e Salvini sono tecnicamente eversive", sostiene, perché «all'epoca della concessione tra il 2007 ed il 2008, Renzi era il presidente della Provincia di Firenze e a perfezionare la convenzione con Atlantia contribuirono anche ministri della Lega. Chi dice il contrario ne risponderà davanti ad un giudice".

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