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Festa a 5Stelle alla Bocca della Verità: "Ora lo Stato siamo noi"

Davide Di Santo
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Doveva essere la manifestazione contro il capo dello Stato che aveva detto no al governo gialloverde a causa dell'economista euroscettico Paolo Savona al Tesoro. Doveva essere l'occasione per lanciare la proposta di impeachment a Mattarella nel giorno della Festa della Repubblica. Poi tutto si è risolto. Il Colle ha dato il via al cosiddetto governo del cambiamento - con Savona dirottato agli Affari europei... - e la manifestazione alla Bocca della Verità si è trasformata così nella festa per l'ingresso dei grillini nel palazzo. "Fermi, fermi, fermi, non c'è bisogno di fischiare. Da oggi lo Stato siamo noi", dice Luigi Di Maio dal palco della Festa M5s, che si è aperta con gli esponenti più in vista e i membri del governo che cantavano l'inno d'Italia. Il vicepremier e ministro del Lavoro ha così fermato i fischi che stavano levandosi quando i militanti M5s hanno sentito la storia dell'imprenditore Sergio Bramini, 'vessato' da Equitalia. "Da oggi lo Stato siamo noi", dunque, tanto che "da lunedì Sergio Ramini è esperto dello Sviluppo economico e verrà a lavorare da me perché grazie alla sua esperienza eviteremo tanti altri errori", ha detto Di Maio presentando l'imprenditore che a causa di un fallimento ha perso la sua casa che gli è stata pignorata.  "Io sono stato il primo a essere stato critico nei confronti del presidente della Repubblica, ma gli riconosco la ragionevolezza di avermi incontrato", ed ènato "il governo del cambiamento", spiega alla piazza M5s Luigi Di Maio.  Sul palco anche chi in realtà governa già da tempo, come il sindaco di Roma Virginia Raggi: "Questi due anni sono stati lunghi e difficilissimi perché hanno descritto Roma come l'inferno in terra. I romani sono stati screditati, ci hanno descritto come dei criminali. E tutto per un bieco interesse politico, per evitare che potessimo arrivare a governare questo Paese e invece noi ci siamo".  "Hanno fatto di tutto - ha aggiunto - ma non si può vincere contro chi non si arrende mai e io non mi sono mai arresa. Noi ci crediamo davvero che Roma possa essere una città eccezionale ma normale dove le cose si fanno per bene, dove non c'è corruzione. Io ci credo ogni giorno e la mattina mi sveglio e vado avanti. E questo si sta vedendo perché Roma ha iniziato a invertire la rotta, a tagliare le spesa e ora abbiamo soldi da investire con appalti regolari. Roma non è più ladrona, perché sta addirittura pagando i debiti di quelli bravi". "Da domani ci accuseranno di non aver ancora risistemato l'Italia", ha detto la Raggi che dichiara: "Oggi, 2 giugno, è nata la Repubblica dei cittadini". 

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