Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

"Favori sessuali in cambio di fondi", indagato il sindaco Pd di Mantova

Mattia Palazzi nega le accuse tra le lacrime. Giallo sulla denuncia, la presunta vittima: "Mai presentata"

Davide Di Santo
  • a
  • a
  • a

Terremoto al Comune di Mantova: il sindaco Mattia Palazzi, del Pd, è indagato per concussione. L'accusa, ancora da dimostrare, è di aver chiesto favori sessuali alla vicepresidente di un'associazione culturale in cambio di contributi allo stesso sodalizio. I carabinieri del nucleo investigativo si sono presentati a casa del sindaco mercoledì mattina con un mandato di perquisizione e hanno sequestrato il telefonino, il tablet e un vecchio computer. Lo stesso hanno fatto nelle abitazioni della presidente e della vicepresidente dell'associazione citate nell'esposto che ha mosso l'indagine. Anche in quel caso per sequestrare i telefonini. Requisiti anche alcuni atti amministrativi in Comune. A dare la notizia è stata la Gazzetta di Mantova. Le accuse Secondo quanto riferito da Paolo Gianolio, legale del sindaco, si tratta di una pratica riferita proprio all'associazione la cui vicepresidente sarebbe stata vittima del ricatto del sindaco. Una pratica che, sempre secondo la difesa, riguarderebbe un semplice patrocinio e nessuno stanziamento di denaro. Senza nemmeno essere stata visionata dal sindaco, perché si tratterebbe di un provvedimento del dirigente del settore istruzione del Comune. La vicepresidente nella mattinata di ieri è stata sentita, insieme alla presidente, dal sostituto procuratore Donatella Pianezzi ma, secondo quanto riferito da lei stessa, solo come persona informata dei fatti: non sarebbe stata lei, dunque, a presentare l'esposto contro Palazzi. E soprattutto nega la concussione. Palazzi nega tra le lacrime La difesa chiederà alla procura di sentire al più presto il sindaco, che respinge ogni accusa e si dice estraneo ai fatti contestati. Tra la vicepresidente e Palazzi i rapporti personali risalgono al 2016: in quel periodo entrarono in contatto per ragioni politiche, dopodiché, secondo quanto riferisce il sindaco, ci furono altri incontri in via Roma legati alle attività dell'associazione. "Ma nulla più di questo e di qualche messaggio via telefonino" dice il sindaco in lacrime.

Dai blog