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Anche Orlando sfida Renzi: "Mi candido alla segreteria"

Carlantonio Solimene
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Andrea Orlando è il terzo candidato alla segreteria del Pd dopo Matteo Renzi e Michele Emiliano. Ad annunciarlo è stato lo stesso ministro della Giustizia a margine di un evento a Ostia. "Ho deciso di candidarmi per responsabilità - ha detto l'esponente dell'area dei Giovani Turchi - ho deciso di candidarmi perché il Pd è utile all'Italia". "Ho deciso di candidarmi - ha continuato - perché credo e non mi rassegno al fatto che la politica debba diventare soltanto prepotenza. Ho deciso di candidarmi perché credo che ci voglia responsabilità. Ho deciso di candidarmi perchè credo che il partito democratico debba cambiare profondamente per poter essere utile davvero all'Italia e ai problemi degli italiani che questo momento stanno vivendo momenti molto difficili". "Dobbiamo avere cinquanta sfumature di Pd non di rosso - ha detto ancora Orlando -. Dentro il Pd ci deve essere anche il rosso, ma noi dobbiamo rifare il Pd che abbiamo sognato dieci anni fa e dobbiamo lavorare per evitare che la politica diventi soltanto risse, conflitti e scontri tra personalità. Ma torni a essere grande e bella occasione di vivere insieme e lavorare per la trasformazione dell'Italia". "Ci saranno tanti con me e vedremo come organizzarci" ha concluso. Intanto infuria ancora il dibattito sulla data del congresso. La prodiana Sandra Zampa ha chiesto al presidente del partito Matteo Orfini di farsi garante di tutte le anime del Pd ed evitare che i renziani accelerino ulteriormente fissando la data delle primarie al 9 aprile. L'ipotesi era stata avanzata ieri dal vicesegretario Lorenzo Guerini. E molti vi avevano letto l'intenzione di Renzi di puntare ancora al voto a giugno. Per ottenerlo, infatti, le Camere andrebbero sciolte entro il 23-25 aprile.

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