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Salvini ancora contro Conti: "Il suo cachet è una vergogna"

Carlantonio Solimene
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"Non vedrò un minuto del Festival di Sanremo perché lo stipendio di Carlo Conti è una cosa assolutamente indegna. Sono uno schifo questi 650mila euro". Matteo Salvini, leader della Lega Nord, torna all'attacco sul compenso destinato al conduttore e direttore artistico della kermesse canora che si terrà nelle prossime settimane. "In questo momento quello stipendio è uno schiaffo in faccia a tanta gente" ha detto ancora Salvini. "La Rai dice che guadagna sei milioni con Sanremo e dovrebbe darli ai terremotati mettendoli sul conto della Protezione Civile. Poi, per gli stipendio degli artisti ci vorrebbe un tetto. E due reti Rai vanno privatizzate, vanno messe sul mercato". La provocazione di Salvini era stata già lanciata dal palco di piazza San Silvestro, sabato scorso, durante la manifestazione romana con Meloni e Toti. E a stretto giro era arrivata la presa di posizione di Fiorello, che aveva preso le parti di Conti: "Ha cominciato a lavorare nei teatrini e nei localini. Cercava di fare le serate, ma gli sbattevano le porte in faccia - ha scritto lo showman siciliano -. Lui pensava solo a lavorare e così ha cominciato a salire, gradino dopo gradino, senza raccomandazioni. Piano piano sono arrivati i primi bagliori, i primi successi, corredati anche da delusioni. Ma lui continuava a lavorare. Finché entra finalmente in Rai e conduce un programma per ragazzi. Poi a 54 anni suonati approda a Sanremo, arriva al massimo e riesce pure a guadagnare dei soldi. Può dare al figlio quello che lui non ha avuto quando era ragazzo, cresciuto senza il papà, con la mamma che doveva lavorare. E il risultato qual è? Lo insultano perche nella vita ce l'ha fatta. Questo è il nostro Paese, quando ce la fai ti insultano, devi essere punito. In America diventi un modello, invece da noi ti danno contro". Poi era stato lo stesso Carlo Conti, dalle colonne di "Chi", a sfogarsi: "Quello che mi dispiace è l'attacco personale, gratuito, senza sapere le cifre, senza sapere che negli ultimi due anni il Festival ha prodotto ricchezza per la Rai, senza sapere che molti programmi si ripagano con la pubblicità non attingendo minimamente al canone anzi portando utili importanti". A "Oggi", invece, il conduttore ha svelato di essere intenzionato a fare beneficenza con parte dei suoi guadagni: "Avevo già programmato di destinare una somma importante alle popolazioni colpite dal terremoto e volevo tenerlo per me, ma purtroppo queste polemiche assurde mi costringono a renderlo pubblico". Solidarietà a Conti è stata espressa anche da alcuni dei più importanti pubblicitari italiani: "Il cachet di Conti, a mio avviso, è molto più che equo - commenta Cesare Casiraghi, uno dei più riconosciuti pubblicitari italiani, fondatore e direttore creativo dell'agenzia di comunicazione integrata Casiraghi&Greco- se si considera l'impegno in ordine di tempo (la preparazione di Sanremo inizia mesi prima delle serate), le responsabilità del ruolo e la complessità nella gestione del più importante evento televisivo italiano, il compenso del direttore artistico Conti è semmai livellato verso il basso. A maggior ragione se si considera quanto il Festival stia portando nelle casse della Rai in termini di raccolta pubblicitaria".

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