Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'uomo che non rideva mai ha conquistato la fiducia con garbo

default_image

  • a
  • a
  • a

Maquando lo fa c'è una ragione. Anche questo, un po', è Francois Hollande. Che ieri, finalmente, si è abbandonato a un sorriso «grand'angolo» per il piacere dei fotografi. E allora, eccolo abbandonarsi a un sorriso che aveva tenuto tra i denti: finalmente una foto sorridente da consegnare agli archivi. Sarkozy forse rideva troppo e quel suo sorriso stereotipato, e quasi sempre nervosamente forzato, adesso rappresenta nell'immaginario degli osservatori francesi il segno di una sconfitta ancor più amara. Soprattutto se si vanno a sfogliare i ritagli della vita del padre del nuovo presidente francese che ha partorito una sorta di figlio del compromesso politico, miscelato dall'intelligenza e dalla sagacia del neo-eletto, capace di modellare e di smussare ideologie stantie con modelli più vicini a una reatà, quella transalpina, in ogni caso da interpretare e gestire con attenzione. Da europeista convinto e con la grande voglia di associarsi all'immagine di Mitterand, del quale arriva talvolta persino a riprodurre la mimica facciale. Il padre di Hollande, un medico descritto come ombroso e autoritario, aveva posizioni politiche di estrema destra, molto vicine a Pétain e ai collaborazionisti di Vichy durante la seconda Guerra Mondiale e simpatizzante dell'Oas durante la guerrra di Algeria. Dichiaratamente ostile ai comunisti, proprio come Nicolas. Francois è nato il 12 agosto 1954 a Rouen, si è laureato in Giurisprudenza all'Università di Parigi, diplomandosi poi all'Institut d'études politiques de Paris (Sciences-Po) e all'École des Hautes Etudes Commerciales (Hec). In seguito, è stato ammesso all'École nationale d'administration (Ena), la mitica scuola della classe dirigente pubblica francese fondata nel 1945 da Charles de Gaulle dove, nel 1980, ha concluso con successo il ciclo di studi. Al termine di una relazione sentimentale durata trent'anni con la compagna di partito Segolène Royal (sconfitta da Sarkozy alle presidenziali del 2007) - dalla quale ha avuto quattro figli - Hollande si è legato sentimentalmente proprio nel 2007 alla giornalista di «Paris Match» Valerie Trierweiler, madre di tre figli avuti da una precedente unione. Hollande e Trierweiler non si sono finora sposati. Il candidato socialista all'Eliseo ha cominciato la sua carriera politica come presidente del comitato di sostegno elettorale a Francois Mitterrand nella campagna del 1974 e si è iscritto al PS nel 1979. Dopo aver ricoperto a più riprese l'incarico di capo di gabinetto per alcuni ministri di Mitterrand, Hollande è stato segretario del PS dal 1997 al 2008, deputato all'Assemblea nazionale in rappresentanza della Correze dal 1988 al 1993; e dal 2007 ad oggi, oltre che sindaco di Tulle dal 2001 al 2008. Il contesto della sua candidatura all'Eliseo non è scindibile dall'arresto di Dominique Strauss-Kahn negli Stati Uniti l'anno scorso: da quel giorno le chance dell'ex segretario socialista hanno preso a salire. Il suo vantaggio rispetto alle altre figure di rilievo del PS si è concretizzato il 9 ottobre al primo turno delle primarie, quando è arrivato in testa col 39% circa delle preferenze, davanti a Martine Aubry e Arnaud Montebourg. Poi, Hollande è stato eletto candidato ufficiale del PS alle presidenziali al secondo turno delle primarie il 16 ottobre 2011, quando ha vinto contro Aubry con il 56% dei voti. A lungo percepito come troppo «morbido» e carente quanto all'esperienza sul campo, Hollande è stato recentemente protagonista di una vera e propria «mutazione», anche fisica, che ha implicato dieta, un nuovo look e una più aggressiva retorica.

Dai blog