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Il governo del professore spacca il centrosinistra

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Davantiall'ipotesi di un governo tecnico guidato da Mario Monti Pier Luigi Bersani, Antonio Di Pietro e Nichi Vendola viaggiano in cordiale disaccordo. Il segretario del Pd, commissariato dal Colle e dalla maggioranza del partito, appoggia l'ipotesi di un esecutivo di transizione anche se in cuor suo spera che il Pdl si metta di traverso. Ragioni di opportunità. Preferirebbe guidare subito la coalizione di centrosinistra al voto e invece, con un anno davanti, rischia l'opa ostile di Matteo Renzi che ora ha tutto il tempo per prepararsi alla sfida. Non ne vuole assolutamente sapere Tonino che rompe tutto e annuncia: «Non voteremo la fiducia, valuteremo provvedimento per provvedimento ma non possiamo stare in un governo che risponde al sistema bancario, al sistema finanziario e addirittura a quello della speculazione che per far quadrare i conti usa i ceti deboli come carne da macello». Apre timidamente, invece, il leader di Sel. In cuor suo Vendola non gradirebbe questa ipotesi che lo terrebbe lontano dal Parlamento ancora per un anno, ma dopo aver ricevuto rassicurazioni dal Pd dà un freddo via libera ponendo i suoi paletti: no a «soluzioni pasticciate», no a una «riproposizione del berlusconismo», sì ad un governo di scopo che faccia una «patrimoniale pesante» e porti presto il Paese al voto. Così, anche se Di Pietro si dice certo che alla fine Bersani sarà costretto a tornare al Nuovo Ulivo, l'idea di un governo Monti sembra rafforzare l'asse tra Pd e Terzo Polo con gli altri che restano alla finistra a guardare. Ma le diverse posizioni agitano fortemente la base elettorale. Sia dell'Idv che di Sel che dei Democratici. Molti sostenitori, ad esempio, «bocciano» la linea dell'ex pm. Sul suo blog si legge: «Spesso ti ho votato. Ma questa no, non te la passo»; «Tonino, o cambi idea tu o la cambio io»; «Credo che tu abbia perso il senso della realtà inseguendo facili consensi. Sono amareggiato». Non usano mezzi termini anche molti utenti sulla pagina Facebook di Nichi Vendola: «Che delusione Vendola e Di Pietro, perché non ascoltate gli elettori, volete solo le poltron». Si spacca, invece, la pagina Fb del Pd tra chi si arrabbia per la decisione di «inciuciare» con il Pdl e chi, al contrario esulta: «Vedo che molti storcono già il naso. Volete le elezioni anticipate, cioè altri 4 mesi di vuoto legislativo?»; «Solo all'idea di un nuovo premier mi commuovo. Monti va benissimo, dategli tutto l'appoggio». Insomma, Bersani, Di Pietro e Vendola viaggiano separati e stavolta, non possono neanche ascoltare i propri elettori.

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