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Gli Usa credono nella ripresa dell'Ue

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Uninvito che che arriva da Washington alla vigilia dell'attesissimo vertice di Bruxelles. «I dirigenti europei - ha affermato il sottosegretario al Tesoro americano, Charles Collyns - hanno fatto dei progressi nel corso del weekend per arrivare a un'intesa che rappresenti una risposta complessiva alla crisi». Anche perché - ha ribadito - «la crisi finanziaria europea è oggi il rischio più grave che pesa sulla ripresa dell'economia mondiale e sulle prospettive americane sul fronte delle esportazioni e dell'occupazione». Poi Collyns ha spiegato come «l'esposizione diretta del sistema finanziario americano verso i Paesi della zona euro che attualmente sono più sotto pressione è moderata. Ma - ha concluso - restiamo preoccupati per i rischi che gravano sui nostri importanti legami con l'Europa nel campo del commercio e degli investimenti». Ma la crisi economica che si sta abbattendo anche sugli Stati Uniti sta diventando motivo di scontro politico tra Democratici e Repubblicani. Ed è proprio il governatore del Texas e candidato per la nomination repubblicana alle presidenziali del prossimo anno, Rick Perry, a presentare ufficialmente il suo programma economico. Tra le proposte di Perry, ci sarebbero il passaggio a una tassa fissa del 20 per cento per tutti i contribuenti. Il piano Perry è una proposta "senza precedenti" per la sua radicalità da parte di un candidato presidenziale di punta, ha commentato David Gergen, analista politico di Cnn e consigliere di diversi presidenti di entrambi i partiti. Tra i consiglieri di Perry che hanno elaborato la proposta c'è l'editore miliardario Steve Forbes, della rivista omonima, che da tempo caldeggia la tassa fissa, una delle cause care alla destra del partito repubblicano. Il piano Perry permetterebbe ai contribuenti di scegliere se pagare il 20 per cento fisso o mantenere le aliquote attuali. Proprio questa è la critica mossa all'aliquota fissa.

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