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Tedesco attacca Vendola sulla sanitopoli pugliese

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Ela stessa chiave era utilizzata per indicare le nomine di direttori amministrati e sanitari della Aziende sanitarie locali e i posti di primario nei vari reparti ospedalieri. A ben venti indagati nell'avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato è stata contestata l'associazione per delinquere; agli altri reati che vanno dalla concussione, alla turbativa d'asta e all'abuso d'ufficio. Tra i riceventi le comunicazioni della Procura c'è anche il capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, Antonio Decaro: gli inquirenti gli contestano di aver consegnato in anticipo ad un cugino le tracce di un concorso all'Arpa. E un quadro del sistema gestionale di Tedesco, era emerso dal provvedimento del Riesame che ha riconosciuto per il genero del politico socialista, Elio Rubino, la sussistenza del reato associativo: "Ciò che preesisteva era la pianta organizzata delle Asl della Regione Puglia e la struttura della compagine criminosa è stata creata dal Tedesco proprio con la sistematica occupazione di quella pianta organica, piegandola a fini illeciti con uomini di sua fiducia, a lui legati dal comune progetto di violazione delle regole generali di imparzialità che dovrebbe contraddistinguere l'azione della pubblica amministrazione". Il senatore barese, però non si scompone. Si dice "contento di potersi finalmente difendere in Tribunale", sicuro di dimostrare la debolezza dell'impianto accusatorio. L'ex parlamentare democratico, però, si interroga sul mancato coinvolgimento del presidente regionale Vendola, citando un episodio del quale ha parlato dettagliatamente con i magistrati (un appalto per lo smaltimento di rifiuti ospedalieri ad Altamura): "Gli stessi pm nell'interrogatorio davanti al gip hanno riconosciuto che avevo messo al corrente il presidente Vendola di un tentativo di truccare la gara a vantaggio di altri. Delle due l'una: o stavo impedendo una turbativa d'asta, o altrimenti il presidente della Regione, visto che era stato informato, dovrebbe essere considerato ulteriore componente di questa associazione a delinquere". Sulle novità della Sanitopoli pugliese è intervenuto il capogruppo regionale del Pdl, Rocco Palese: "Noi siamo garantisti ma siamo certi che il sistema delle spartizioni nelle Asl pugliesi non stia continuando?". Nei prossimi giorni, infine, sono attese novità dal vaglio che sta effettuando la Procura barese di altri filoni investigativi - stralciati dall'inchiesta principale sulla Sanitopoli - riguardanti ulteriori presunte "reti" di esponenti politici regionali di centrosinistra, che avrebbero agito mettendo in campo un sistema di pressioni sugli apparati amministrativi simile a quello architettato da Tedesco.

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