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Marcegaglia: il Paese corre un serio rischio

La presidente della Confindustria Emma Marcegaglia all'Unione Industriale

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"Siamo in situazione molto difficile, c'è un problema molto serio di credibilità. O il governo dimostra  velocemente di essere in grado di fare questa grande operazione, di grandezza ma anche di equità, oppure dovrebbe trarre le conseguenze perchè il Paese rischia molto". È questo il messaggio preoccupante lanciato dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia nel suo intervento alla festa dell'Udc di Chianciano. "Un mese fa eravamo considerati più credibili della Spagna, ora siamo considerati sempre meno credibili, perchè la Spagna ha fatto manovre serie e strutturali. Aveva una situazione politica difficile e il presidente del consiglio ha detto "non ho più la credibilità dei mercati, vado alle elezioni" - ha continuato la Marcegaglia. L'emergenza del momento rende quindi impellente la necessità di avviare al più presto riforme strutturali, affrontando il nodo delle pensioni, le liberalizzazioni e le privatizzazioni. Tutte questioni che non vengono toccate dalla manovra varata dall'esecutivo, che è stata fortemente criticata dalla numero uno di Confindustria. Una manovra "depressiva, composta per il 60% da nuove tasse". La Marcegaglia ha ricordato che la pressione fiscale arriverà così al 44,5%, il massimo storico in Italia. Il presidente ha poi sostenuto l'esigenza di intervenire anche sui costi della politica "senza fare demagogia perché in un momento complicato come questo non bisogna accendere la miccia dell'antipolitica". Anche perchè "per riuscire a tornare a crescere dobbiamo dare più fiducia alla gente. Quindi tutti facciano sacrifici a partire da chi ha di più: bisogna mettere insieme un sistema per cui abbassiamo le tasse su chi tiene in piedi il Paese, e cioè i lavoratori e le imprese, e alzarle sul resto: Iva, patrimoni, rendite e su tutto quello che è necessario" ha concluso la Marcegaglia.

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