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Martedì la Minetti dai pm

Nicole Minetti

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La prossima potrebbe essere una settimana decisiva per quanto riguarda l'inchiesta della Procura di Milano sul caso Ruby, che vede indagato il premier Silvio Berlusconi per prostituzione minorile e concussione. Martedì Nicole Minetti, consigliere regionale del Pdl indagata per induzione e favoreggiamento della prostituzione, si presenterà, a meno di «passi indietro» dell'ultimo minuto, davanti ai pm per difendersi e nei giorni successivi potrebbe essere pronta la richiesta di processo per il presidente del Consiglio. Il procuratore Edmondo Bruti Liberati, che si è assunto il ruolo di coordinatore dell'inchiesta, anche ieri, dopo la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, ha avuto un lungo colloquio con Ilda Boccassini, titolare delle indagini assieme al procuratore aggiunto Pietro Forno e al pm Antonio Sangermano. Il lavoro che in questi giorni stanno portando avanti i pm è quello di selezionare e «limare» le carte da allegare alla richiesta di processo con rito immediato, che arriverà sul tavolo del gip Cristina Di Censo, che avrà poi alcuni giorni per decidere se mandare a giudizio o meno il premier, saltando la fase dell'udienza preliminare. Proprio in quei giorni i legali di Berlusconi potrebbero presentare al giudice un'istanza di incompetenza funzionale e territoriale dei pm milanesi ad indagare sulla vicenda. Intanto, come in Procura si continua a ripetere negli ultimi giorni, nell'inchiesta che vede indagati anche Emilio Fede e Lele Mora per induzione e favoreggiamento della prostituzione assieme ad altri «personaggi minori» (per loro, come per la Minetti, si andrà verso l'«ordinaria» chiusura delle indagini), al momento non ci sono state nuove iscrizioni nel registro degli indagati, né nuove contestazioni di reato, né ulteriori accertamenti specifici. Un modo per dire, in sostanza, che tutto quello che si doveva fare è stato fatto per ora e non resta che completare la richiesta di processo, con un occhio anche a quello che succederà alla Camera. Sempre per la prossima settimana, infatti, potrebbe essere messa in calendario la votazione sulla ritrasmissione degli atti alla Procura per incompetenza. I pm avevano chiesto alla Camera l'autorizzazione a perquisire gli uffici di Giuseppe Spinelli, manager di fiducia del premier, che, stando alle indagini, si sarebbe occupato dei pagamenti per le ragazze che partecipavano alle feste a luci rosse ad Arcore. La Minetti, che per conto di alcune «starlette» si sarebbe anche intestata 3 appartamenti del residence di via Olgettina, come ha fatto sapere anche ieri il suo legale, l'avvocato Daria Pesce, si presenterà davanti ai magistrati martedì. Probabilmente, gli inquirenti sceglieranno una sede più tranquilla per l'interrogatorio che non siano gli uffici della Procura.

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