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Ecco le due donne magistrato dell'inchiesta

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Ilpm Ruggeri, che ha prima chiesto la convalida del fermo del marocchino Mohamed Fikri e la sua custodia in carcere, ha poi condotto le ulteriori indagini che hanno portato alla sua scarcerazione. Ex poliziotta, fisicamente minuta, definita molto scrupolosa dai colleghi, è stata pm ad Agrigento alla fine degli anni '90. Si è occupata di traffico di droga e altri reati, non di vicende di mafia. Ha poi preso servizio alla Procura di Bergamo. Di recente, tra i casi complicati che ha affrontato, le indagini sul ritrovamento del corpo di un neonato nel parcheggio di una discoteca a Bergamo e, prima ancora, il caso dell'omicidio di un egiziano ucciso e poi bruciato da un connazionale, condannato a 25 anni. «L'unico pensiero è ritrovarla», ha ripetuto in questi concitati giorni dell'inchiesta sulla sparizione della tredicenne bergamasca, una vicenda che la sta assorbendo «totalmente». Vincenza Maccora, il gip che ha disposto la scarcerazione di Fikri, invece, è in magistratura dal '91. Ha lavorato per anni al Tribunale di sorveglianza di Milano per poi prendere servizio all'ufficio gip della città orobica. È stata presidente della Sesta commissione del Consiglio superiore della Magistratura (quella per gli incarichi direttivi) nella scorsa legislatura.

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