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Gaetano Mineo Avanti tutta sulla Sicilia.

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Provane è che a meno di quarantott'ore dall'arrivo di Lorenzo Cesa in Sicilia, oggi è la volta di Pier Ferdinando Casini che a Palermo partecipa a una conferenza stampa a Palazzo dei Normanni per premere sull'acceleratore del partito della Nazione. D'altronde, la botta, Casini, l'ha presa - eccome - dall'abbandono di pezzi politici da novanta come Cuffaro e Mannino, per citarne alcuni. Lo dimostrano i toni dello stesso Cesa registrati nel corso della sua presenza nell'isola: «Auguri agli amici di Popolari di Italia Domani, ma mi sembra che la loro sia una scelta che non abbia a che fare con la politica». Poi, ancora Cesa, sottolinea le distanze – almeno in Sicilia – del suo partito dal Pd di Bersani, affermando che «non facciamo accordi né con il Pd, né con nessun altro, ma con il Mpa di Lombardo». A quanto pare Cesa dimentica di essere nel governo Lombardo proprio con il Pd di Bersani. Non si fa attendere il contrattacco di Romano: «Nella loro campagna acquisti in Sicilia, Casini e Cesa abbiano almeno il buon gusto di evitare che gli scarti di altri partiti possano nuocere alla sensibilità di un elettorato che per anni ha dato fiducia all'Udc». Insomma, grandi manovre in Sicilia. Che già tracciano nuovi scenari che hanno oltrepassato lo Stretto. A partire dalla neo federazione tra il Popolari di Italia Domani e Noi Sud, la formazione politica campana che vede alla guida, tra gli altri, il più che navigato Vincenzo Scotti. A tal proposito, ricordiamo che lo stesso Romano ha annunciato il sottogruppo federato all'interno del gruppo misto al Parlamento, promettendo che entro la fine dell'anno, «Noi Sud-Pid» diverrà un gruppo autonomo. Di certo, l'alleanza Noi Sud-Pid non potrà che continuare a restringere nel Mezzogiorno la zona di caccia di Casini in cerca di proseliti. E non è tutto. Altro macigno che potrebbe ostacolare la strada all'Udc è il neo partito di Gianfranco Miccichè, «Forza per il Sud», ben radicato particolarmente in Sicilia. Il sottosegretario alla Presidenza – storico alleato del Cavaliere – intanto, sta riallacciando i rapporti con Cuffaro. E c'è chi, addirittura, prevede un'alleanza fra Pid e Forza Sud. Come dire, altra miscela politica micidiale, per Pier Ferdinando.

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