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Gaetano Mineo PALERMO Il partito di Fini approda in Sicilia e dà vita al nono gruppo parlamentare all'Assemblea regionale.

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Piùdel doppio. A battezzare il gruppo di Futuro e Libertà (5 deputati) al parlamento dell'isola è sceso il viceministro Adolfo Urso: «Non vogliamo fondare una nuova An, ma un nuovo centrodestra, tramite un progetto che parli ai siciliani». E sono proprio i siciliani (di destra) a storcere il muso per questa dichiarazione del luogotenente di Gianfranco Fini: come fa Urso a parlare di centrodestra quando in Sicilia il suo partito, Futuro e Libertà, è alleato con il Pd di Bersani a sostegno del governo Lombardo quater? Dunque, i gruppi al parlamento siciliano raddoppiano. Una polverizzazione dal sapore di prima repubblica. Andiamo con ordine. Eletto nel 2008 governatore Raffaele Lombardo, i 90 deputati regionali hanno aderito a quattro gruppi parlamentari: Pdl, Mpa, Udc, Pd. Ebbene, dopo quattro governi Lombardo a Palazzo dei Normanni c'è un gruppo Pdl spappolato in quattro: Futuro e Libertà, Forza del Sud (partito annunciato da Miccichè), Gruppo Sicilia (parte di Pdl Sicilia, anch'esso polverizzato a poco più di un anno di vita), e il Pdl cosiddetto lealista. La frammentazione del Pdl ha contagiato, in qualche misura, anche l'Udc. Il gruppo del partito di Casini si è diviso in due: da una parte ci sono i fedeli del leader e dall'altra i dissidenti, ispirati da Totò Cuffaro, Calogero Mannino e Saverio Romano che hanno dato vita al Partito di Italia Domani, una formazione che alle prossime politiche, oltre che alle regionali, dovrebbe sfidare la casa madre, stando nel centrodestra. Poi c'è il Mpa di Lombardo, il Pd di Bersani e un gruppo Misto. Totale nove. Insomma, Palermo ha preceduto Roma. O meglio: i finiani siciliani hanno fatto da battistrada ai colleghi romani. Per quanto riguarda il centrosinistra invece è anche un fuori programma, la visita in Sicilia di Nichi Vendola che, poco più di quarantotto ore fa tirava un colpo basso al partito di Bersani bollandolo di «trasformismo e gattopardismo».

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