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I vescovi si scagliano contro il Cav "Bestemmia insopportabile"

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Sul presidente del Consiglio grava un dovere «di sobrietà e di rispetto». Lo sottolinea il direttore di "Avvenire" Marco Tarquinio, in un editoriale con il quale commenta le ultime battute del premier Silvio Berlusconi. «Ci mancava solo la bestemmia -si legge sul quotidiano dei Vescovi italiani- dentro la barzelletta del premier, mentre un altro video ci ha proposto un Silvio Berlusconi che giochicchia con consunti stereotipi sugli Ebrei». «Si potrebbe ragionare all'infinito sullo strano timer che governa il "rilascio" mediatico - come se si trattasse di mangime per pesci o polli - di battute o gaffe "private" (o semi-pubbliche) del premier. E non sarebbe un ragionare strano o inutile. Ma il problema principale stavolta non è il timer. Il problema è il deposito di battute e gaffe (vere o presunte). Il problema è che dal deposito sia affiorata anche un'insopportabile bestemmia (anche se vecchia di mesi e mesi non è, purtroppo, meno tale)». «C'è una cultura della battuta a ogni costo che ha preso piede e fa brutta la nostra politica. E su questo tanti dovrebbero tornare a riflettere. E farebbero bene a pansarci su davvero anche coloro che bestemmie di vario tipo e barzellette mediocri (tristemente dilaganti tra pseudo-satira e pseudo cultura) non le sopportano solo quando spuntano sulla bocca di un avversario, meglio se Silvio Berlusconi. Ma su ogni uomo delle Istituzioni, su ogni ministro e a maggior ragione sul capo del governo grava, inesorabile, un più alto dovere di sobrietà e di rispetto. Per ciò che si rappresenta, per i sentimenti dei cittadini e - conclude "Avvenire" - per Colui che non va nominato invano».

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